Cronaca/di PD Galatina

Che la sanità in Italia stia vivendo uno dei suoi peggiori momenti è oramai un fatto noto a tutti.

La mancanza di personale medico e infermieristico è un problema diffuso, liste d’attesa di mesi e in qualche caso di anni, mancata realizzazione di tutti gli impegni post Covid  stanno causando enormi disagi in tutta la popolazione,  costretta in molti casi a rivolgersi alla sanità privata. Quest’ ultima, di contro,   in questi anni sta vivendo probabilmente il suo momento migliore, a scapito delle persone che, non avendo risorse finanziarie sufficienti, sono obbligate a rinunciare alle cure.

Alla luce di quanto detto, ben venga l’iniziativa del nostro Sindaco, dott. Vergine, che dopo circa un anno dal suo insediamento, si è finalmente reso conto che spetta proprio a lui e non ad interposte persone, occuparsi di quanto sta avvenendo sul nostro territorio. E lo sta facendo dopo aver richiesto un incontro con il direttore generale della  ASL  Stefano Rossi, in cui si discuterà – come contenuto nella nota ufficiale – , di questioni cruciali circa il futuro del Santa Caterina Novella di Galatina.

Il nostro nosocomio, così come previsto e normato dal regolamento regionale 14, dovrebbe essere  identificato come ospedale di base ad indirizzo medico. Purtroppo ad oggi non risultano atti amministrativi da parte della Asl  finalizzati al  potenziamento della struttura.  Anzi da diverse notizie di stampa, sembrerebbe che il Santa Caterina Novella sia  destinato a subire un ulteriore ridimensionamento con la chiusura del reparto di Ostetricia e Ginecologia.

Dobbiamo prendere atto che, tra comunicati fuorvianti, notizie mirate a sottolineare l’attività di tutela della sanità locale assolutamente tendenziose e prive di riscontro concreto, la situazione sta precipitando.

Sig. Sindaco, dove è stato in questo anno di amministrazione?  Perché non lo ha agito prima?  Cosa ha ottenuto per i cittadini galatinesi e per quelli dell’intero Distretto?

E soprattutto come mai continua a presenziare ad inaugurazioni di nuovi reparti in ospedali a 10 chilometri dal nostro in maniera passiva?  Non erano suoi alleati e sponsor ai tempi delle elezioni amministrative i personaggi che nel proprio  Comune hanno ottenuto il potenziamento della struttura ospedaliera locale?  

Il nostro è un territorio dove insistono enormi contraddizioni in ambito sanitario. Ci auguriamo che il programmato incontro serva a mitigare questi squilibri e  dia i risultati che Lei,  e tutti i cittadini si aspettano.

Se  lo riterrà,  saremo al suo fianco,  perché la difesa della salute pubblica e nello specifico quella dei nostri concittadini, ci vede pronti ad agire senza alcun pregiudizio o remora nei confronti di chiunque.