Improvvisazione, Mepino, rendicontazione dati raccolta differenziata, latitanza di esperienza e competenza.

penna-e-calamaioLettere/di Antonio Maria Scolati.

E’ ormai sotto gli occhi di tutti la scarsa preparazione tecnica dell’attuale governo cittadino che a parte la buona volontà dimostrata durante la campagna elettorale, poco o nulla sta facendo per rompere quel legame distruttivo con la passata politica, fatta di tempi lentissimi, improvvisazione e scarsi risultati, che aihmè non tarderanno a vedersi.

Proprio ieri sera, leggevo il seguente articolo apparso su Repubblica intitolato “Sprechi negli appalti pubblici, l’Italia butta via milioni sull’acquisto di software e servizi digitali” e visibile al seguente link:http://www.repubblica.it/cronaca/2017/10/31/news/sprechi_pubblici_l_italia_butta_via_milioni_sull_acquisto_di_software_e_servizi_digitali-179835958/

Nell’articolo c’è scritto: “Il Rapporto della Commissione d’inchiesta parlamentare sull’innovazione: Mancano competenze adeguate, soprattutto nei livelli apicali. E perché stiamo buttando via milioni di euro di denaro pubblico a causa di una “concezione desueta del digitale”. Spendiamo meno dei partner europei, e spendiamo peggio.” Immediatamente la mia mente è andata al cosìdetto MEPINO che tanto sta facendo arrabbiare le ditte ed i liberi professionisti, sia perché c’è già un sistema ministeriale, per cui non si capisce il motivo di replicare con un altro software, mandando all’aria anni di sacrifici per ottenere quei requisiti richiesti dal MEPA, che trall’altro sono garanzia di qualità ed efficienza, sia perché quei soldi si potrebbero spendere per risolvere i mille problemi che ormai da tempo nessuno vuole risolvere. Leggere quell’articolo mi ha fatto capire come questa amministrazione sia andata oltre, ma nel passato e non nel futuro.

Chiuso quell’articolo, sono andato a leggere le altre notizie apparse sul sito della Repubblica, e la mia attenzione è stata catturata da un articolo in cui si parlava di rifiuti e percentuali basse di raccolta differenziata al sud.

Quindi, incuriosito di conoscere la percentuale di raccolta differenziata del mio comune, mi sono collegato al sito della Regione Puglia al seguente indirizzo: http://ecologia.regione.puglia.it/portal/portale_orp/Osservatorio+Rifiuti/Osservatorio+Rifiuti+Cittadino/RSU+per+Comune/OrpCittadinoWindow?entity=rsucomune&action=e&windowstate=normal&action_com=comune&comune=075029&mode=view

Con mio stupore, ma poi mica tanto, ho scoperto che il Comune di Galatina non ha inserito, per tutto il 2017, i dati relativi alla raccolta differenziata. Volevo sapere se l’assessore è a conoscenza di questo e come mai, a distanza ormai di alcuni mesi dall’insediamento, non ha provveduto a chiedere agli uffici competenti l’inserimento nel portale. Poi ho ricercato il Comune di Nardò, ed ho scoperto che anche il folcloristico sindaco non ha chiesto ai suoi uffici di inserire i dati. Sarà una scelta politica dei sindaci di Andare Oltre? Forse sono andati talmente Oltre che hanno dimenticato le cose basilari da fare e controllare appena insediati.

Infatti, una delle prime cose che avrebbe dovuto fare la presente amministrazione è proprio quella di allinearsi con il lavoro che è rimasto indietro. Ma per fare questo serve prima di ogni altra cosa conoscenza della materia. Purtroppo il grosso errore del neosindaco è stato quello di nominare candidati con poca esperienza nei settori in cui sono stati nominati. Non lo dico io ma i loro curriculum. Non lo dico io ma centinaia di articoli che dicono che le inefficienze nella gestione della cosa pubblica sono causate dall’assenza di competenze adeguate negli amministratori.

Il secondo errore è stato quello di non affiancare a questi ragazzi dei tecnici esperti, che conoscono la materia, sanno come muoversi e conoscono gli uffici, anche regionali o nazionali, confidando invece nella buona volontà del suo gruppo. Ma la buona volontà fa ben poco, e si ferma lì dove serve esperienza. Altrimenti si rischiano figuracce, come ad esempio perdere un finanziamento, parlare di PM5, approvare un regolamento sull’isola ecologica che contiene molti errori al suo interno o approvare il MEPINO nella confusione totale sugli indirizzi tecnici. In questi casi il cv fa la differenza.

A proposito di curriculum vitae. Sono andato a controllare il sito internet del comune, ed ho visto che il dott. De Matteis Pierantonio ed il Sig. Pulli Paolo non hanno pubblicato il loro cv (o non lo vedo io tra i documenti). Come mai? Mi spiace rilevare come il M5S dopo la campagna elettorale stia facendo un pò di passi falsi (primo fra tutti chiedere il contributo nel tavolo tecnico dell’ex assessore, come scritto da un cittadino in un altro articolo, che ha fatto arrabbiare molti sostenitori e simpatizzanti. Una richiesta mio avviso senza senso).

Infine un brevissimo pensiero sulle multe sbagliate ed il costo pagato semre da noi cittadini. Come mai se a sbagliare sono gli uffici comunali, deve pagare il cittadino, e se a sbagliare sono le ditte devono pagare queste? Esempio? Le bollette Tari: https://www.ilsedile.it/ritardi-recapito-bollette-tari-contestato-il-servizio-ed-applicata-la-penale-carico-della-post-service-group/

I dipendenti sono troppo tutelati. Perché? Perché i dipendenti devono essere pagati in maniera puntuale e le determina di liquidazione a favore di aziende vengono fatte dopo mesi, con ritardo enormi nei pagamenti?

Sono giunto alla fine di questa mia lunga lettera, sperando di non aver offeso nessuno (in fondo sono fatti sotto gli occhi di tutti) e di non avervi annoiato con i miei pensieri e confidando di ricevere una risposta alle mie domande, perché dialogare con i cittadini è sempre motivo di crescita. Chi non lo fa è solo perché non ha nulla da dire. Ed è il motivo per cui il PD, compreso quello di Galatina, si è frantumato in mille pezzi: assenza di dialogo e mancato confronto con i cittadini. Perché avere il conforto dei propri iscritti (quei pochi che sono rimasti) è poca roba e serve solo ad autoesaltarsi.

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Egr. sig. Scolati,

condivido ogni punto ed ogni virgola della sua lettera. Una sola osservazione. Ritengo ci siano già troppi “tecnici esperti” esterni accanto a quei “ragazzi” nei vari meandri di palazzo Orsini e zone limitrofe. Il problema è forse quello. Troppo esperti, ma …di orticelli propri.   

Ritengo dovrebbero essere più che sufficienti (li paghiamo, ed anche molto bene, per questo) tutti i tecnici ed esperti dipendenti comunali. Se qualcuno non è ritenuto o non è all’altezza del suo compito lo si manda via quantomeno per tuteleare il buon nome ed il lavoro di tutti quelli che assolvono al proprio dovere con coscienza e dedizione, altro che “non si ritiene opportuno fare alcun intervento sul dipendente” che ha sbagliato e si scarica sui cittadini gli errori. Roba da mandare a passeggio sia il politico che il dipendente. Tra questi ultimi, oltretutto, per qualcuno/a la cosa avrebbe dovuto già succedere dai tempi della scoperta delle telefonate internazionali con il cellulare di servizio in dotazione.