Cosa resterà nelle tasche dei cittadini dopo IMU, TASI e TARI? Secondo il popolo dei network quasi nulla.  

Loredana-CaponeCronaca/di Redazione

Saldi anticipati al 3 gennaio anzichè al 5? E’ un’ipotesi su cui si sta lavorando in Regione per offrire un’opportunità in più ai negozianti per fare cassa in tempo di crisi. Si tratterebbe cioè di utilizzare un weekend in più per permettere alle famiglie di fare shopping a prezzi più contenuti e di anticipare ai commercianti la boccata di ossigieno.

L’assessore allo Sviluppo Economico, Loredana Capone, ha deciso però sull’argomento di affidarsi a Facebook attraverso un sondaggio preliminare per tastare il polso dei cittadini, insomma un “dica 33” propedeutico per sondare lo stato di salute del portafoglio dei cittadini pugliesi.

Responso, naturalmente contrastante che rispecchia lo stato d’animo dei cittadini.  Tanti si sono espressi sulle due ipotesi scegliendo la strada del risparmio anticipato al 3 gennaio ma i più ammettono che la situazione è tanto drammatica da non poter nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi di fare shopping.

Le famiglie sempre più piegate dalla crisi e con sempre meno soldi in cassa, tirano la cinghia su tutto, persino sul cibo. Figurarsi se possono concedersi ciò che oggi viene considerato il superfluo tra cui viene annoverato, ormai, anche l’abbigliamento. Questa settimana sarà poi amarissima per i cittadini: IMU e Tasi e poi TARI prosciugheranno ancor più le risorse destinate ai beni di prima necessità, figuriamoci quanto spazio ci sia per il restante. Però si stanno spendendo tante risorse pubbliche per luminarie, feste, festini, festaioli, cortigiani e giullari di corte. Son sempre le famose tre F: feste, farina e forca.