La Giunta Amante ha scelto la procedura negoziata con un unico operatore

soldiCronaca/ di Redazione.

La concorrenza non abita da queste parti. Salvo che nessuno degli altri istituti di credito, presenti sul territorio, abbia manifestato, ed intendo per iscritto, la chiara idea di non aver alcuna intenzione ad avere alcun punto di contatto con il Comune di Galatina, la cosa risulta inspiegabile.

Riteniamo sia stata una scelta politica assai discutibile e autolesionistica alla luce anche delle condizioni che non appaiono certamente abbaglianti dal punto di vista della convenienza economica. La Corte dei Conti ci ha spesso richiamato e continua a richiamarci sulla eccessiva quantità di interessi passivi che annualmente contribuiscono ad aggravare il nostro dissesto economico ma noi continuiamo a foraggiano le casse di quella banca.

Ci sarebbe tanto piaciuto, se non altro solo per questo solo motivo, leggere nella determina dirigenziale, la n.237 del 23 febbraio 2018 che alla procedura negoziata fossero stati inviatati a presentare la propria offerta almeno 3-4 istituti bancari e che la migliore offerta è risultata essere quella della Popolare Pugliese.

Così non è stato pazienza, magari un giorno ce lo spiegheranno. In tempi passati sappiamo assai bene su quali basi venivano condotte certe trattative in tempi recenti speriamo siano cambiate ma se così fosse la strada scelta per dimostrarlo è stata sicuramente la meno idonea.

In ogni caso la B. Popolare Pugliese si è aggiudicata la gestione della tesoreria comunale facendo pagare al Comune un compenso annuo di soli (si fa per dire) 14.000 euro più Iva. Il tasso di interesse passivo per le anticipazioni di cassa ha quale parametro di base l’euribor a 3 mesi aumentato di 3, 45 punti percentuali. Per fare un esempio attualmente il euribor a tre mesi è di -0,33% (è sotto lo zero) che sottratto dalla maggiorazione dei +3,45 punti da un tasso passivo (quello da pagare alla banca) del 3,12%. Ogni 100 euro di debito ci costano 3 euro e 12 centesimi di interessi passivi in ragione d’anno.

Tenendo presente che abbiamo punte di scoperto di Tesoreria che superano in alcuni periodi anche gli 8 milioni di euro fate un pò di conticini e diteci se non siamo veramente un buon affare per la Banca.

Per concludere la banca trattiene, inoltre, una commissione dello 0,85% su ogni pagamento effettuato dai cittadini alla Tesoreria comunale tramite POS. Poi ci stanno delle non ben specificate carte di credito, che non abbiamo capito chi le avrebbe e chi le gestirebbe, che costano il 2,20%. Un pò di chiarezza in più su quest’ultimo punto sicuramente non avrebbe guastato.