Considerazioni e sogno di un “inguaribile sognatore”.

collageLettere/ di Marco D.S.

In questi giorni mi è capitato di leggere sui giornali online e sui quotidiani cartacei di decreti ingiuntivi, pignoramenti per somme non pagate, mancati impegni di spesa e determina di liquidazione compilate con mesi se non anni di ritardo.

Il tutto con le amministrazioni o ex amministratori che cadono dal pero, come se non sapessero a ciò a cui si stava andando incontro. Mi viene quindi spontaneo fare alcune considerazioni di ordine generale, sia chiaro, senza incolpare una specifica amministrazione.

La prima riguarda la classe politica al governo nei vari enti: comuni e fondazioni sono i primi cattivi pagatori. Si danno indirizzi politici senza però far fede agli impegni assunti. E questo perché il livello della classe politica ha davvero toccato il fondo, con sindaci, assessori e consiglieri di amministrazione con zero competenze e zero capacità di gestione della cosa pubblica, e più confusi di un adolescente innamorato. Si improvvisano statisti ma sono i primi “bidonari” sul mercato.

La seconda considerazione riguarda gli uffici comunali (ripeto, considerazione generale): come mai ci mettono mesi a fare una determina di impegno e liquidazione? Hanno così tanto da fare da ritardare gli atti amministrativi per la regolare gestione di un ente, comune o fondazione che sia, mettendo in difficoltà aziende e famiglie?

La terza considerazione riguarda i dirigenti: prendono premi perché bravissimi ma poi non sono in grado di controllare gli uffici, il loro operato ed i ritardi nella gestione di pratiche ed istanze. Con risultati che se lavorassero per un privato sarebbero stati cacciati a calci nel sedere. Ma nel pubblico vengono sempre premiati proprio da quella classe politica che, come detto prima, è inconcludente, incapace, confusa ed anziché risolvere i problemi facendo pagare ai responsabili, scarica tutto sui cittadini, improvvisando comunicati che nulla hanno a che vedere con la buona amministrazione.

Per finire con il classico “tanto paga pantalone”. Proprio oggi leggevo del decreto ingiuntivo di 120mila euro contro la Fondazione Focara di Novoli, che si aggiunge ai crediti vantati da molti imprenditori che hanno partecipato agli eventi negli ultimi anni o di fatture ENEL non pagate per anni nei vari enti, o corrente elettrica consumata a dismisura senza sapere da chi e perché, o ritardi esagerati nei pagamenti per assenza di impegni.

Sembra diventato ormai un modus operandi di enti e comuni, nessuno si fida più dei politici, dei dirigenti e degli uffici comunali. Ma chi pagherà tutto questo? Non è forse il caso che politici, dirigenti e semplici funzionari rispondessero personalmente e con il proprio patrimonio delle mancanze e delle superficialità nel loro operato?

Ripeto, le mie sono semplici considerazioni generali, dopo aver letto ciò che accade in giro per il salento, ed in alcun modo vuole essere una considerazione politica locale. Dico ciò prima che domani le mie considerazioni vengano strumentalizzate dal piccolo politico di turno. Anche perché non è necessario scrivere contro questo o quel politico, i fatti valgono più di mille parole.

Più piccoli sono i fatti compiuti, più piccolo e incapace è l’uomo al governo. In ogni caso sono un inguaribile sognatore, per questo spero che un giorno qualcuno pagherà per i ritardi o i mancati impegni assunti nella pubblica amministrazione.

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sig. Marco,

continui a sognare, avrò almeno la certezza di non essere più da solo. (p.z.)