Cronaca/Politica/di Circolo Cittadino PD.

Come si è potuto apprendere da alcuni articoli di stampa, il cementifico di Galatina è ritornato all’attenzione dell’opinione pubblica provinciale. Riassumiamo in breve le ultime notizie.

Il 18 maggio, posticipata poi al 4 giugno, era stata convocata la Conferenza Provinciale dei Servizi, con all’ordine del giorno il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). Convocazione contestata da diverse  associazione ambientaliste, proponendo che non venga esaminata prima della decisione del TAR, prevista per il prossimo ottobre, che dovrà pronunziarsi sul ricorso presentato dai sindaci del territorio interessati dall’attività produttiva dell’azienda.

Il 14 maggio, i sindaci del circondario galatinese e il Comitato Civico Salute e Ambiente hanno incontrato l’Assessore regionale all’Ambiente Maria Grazia Maraschio, la quale ha assicurato che la Regione Puglia seguirà con grande attenzione i problemi sollevati dalle associazioni,  “rinnovando – ha dichiarato l’assessore – il pieno impegno ad approfondire questa vicenda, che ha bisogno di essere approcciata con grande serietà. L’attenzione mia e della Regione Puglia rimarrà altissima al fine di poter garantire la massima tutela dell’ambiente coniugata con lo sviluppo del nostro territorio”.

A sua volta, l’ARPA Puglia (Agenzia Regionale per la Protezione e la Prevenzione Ambientale), al termine di un sopralluogo, tenutosi nel mese di luglio 2020, ha segnalato alla Colacem alcune prescrizioni, avendo rilevato delle irregolarità in materia di tutela ambientale, inviando anche un rapporto alla Procura della Repubblica di Lecce. Nel verbale redatto dai funzionari dell’agenzia per l’ambiente, si registrava il superamento dei limiti relativi alla presenza di Cadmio, Nichel, Piombo e Nitriti all’interno delle acque sotterranee.

Undici sigle mediche e il Coordinamento Civico Ambiente e Salute, in un documento inviato ai sindaci interessati (anche a quello di Galatina), al dirigente AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) regionale, al dirigente del settore ambiente della provincia, alla Asl di Lecce e alla Commissione regionale ambiente, hanno evidenziato come “A livello locale, l’impianto Colacem è posizionato ai margini di un’area urbana (Galatina)… l’impianto è inoltre localizzato in immediata prossimità (anche nel raggio di 1Km) di attività produttive, case civili, scuole, impianti sportivi, zone agricole.  In questo contesto, il semplice rispetto dei limiti normativi non può tranquillizzare chi è responsabile della tutela della salute di una popolazione … la maggior parte degli inquinanti emessi dalla Colacem NON ha un livello al di sotto del quale possa essere considerato “innocuo” dal punto di vista sanitario… gli effetti sanitari, anche rispettando i limiti di legge, sono maggiori per particolari categorie a rischio (bambini, donne in gravidanza, anziani, ammalati cronici). Da questo punto di vista, particolare timore è generato, soprattutto per la fascia pediatrica della popolazione residente, dalle emissioni di metalli pesanti, che potrebbero persino essere incrementate in seguito a sostituzione dei combustibili fossili attualmente utilizzati con eventuali combustibili derivati da rifiuti”. L’autorizzazione, si legge nella comunicazione, deve essere perciò subordinata alla Valutazione Impatto Sanitario (VIS).

Il sindaco, Marcello Amante, oltre ad essere destinatario della lettera, ha partecipato (come si evince dalle note di stampa), assieme ai sindaci dei comuni del circondario, all’incontro del 14 maggio. Il Circolo del Partito Democratico chiede che la cittadinanza venga informata: i cittadini hanno diritto e vogliano conoscere qual è il futuro dell’azienda galatinese, sia per quanto riguarda le persone che ci lavorano sia per tutte le conseguenze di carattere sanitario che una gestione poco attenta potrebbe causare. Salute e lavoro possono e devono coesistere. Per quanto detto, chiediamo di conoscere quali iniziative si vogliono mettere in atto per salvaguardare la salute, l’ambiente e l’aria che ogni giorno respiriamo, nonché i posti di lavoro. Stiamo per uscire fuori da un periodo di pandemia che ha segnato profondamente la nostra vita, tante famiglie sono state sfiorate e coinvolte direttamente (le persone contagiate sino ad oggi sono circa 750, qualcuno è morto), non possiamo aggiungere ulteriori preoccupazioni, consapevoli come siamo che negli anni, Galatina ha registrato tante vittime dovute all’inquinamento prodotto dall’attività di alcune aziende che insistono sul nostro territorio.

Chiediamo perciò la convocazione urgente di un  Consiglio Comunale tematico, aperto alla partecipazione dei cittadini, da trasmettere attraverso la diretta sulla pagina Facebook della Polizia Locale, come avviene per tutte le riunioni dell’assise comunale.