Troppe parole su TAP, troppe parole a vanvera, troppa disinformazione.

Rubriche/Opinioni/di Piero D’Errico

Galatina – Difendo il Governo da un’ EUROPA troppo invadente e prepotente, condivido non pochi provvedimenti contenuti nel DEF proposti e dal MOVIMENTO e dalle LEGA. Molti altri no.

Do’ merito al MOVIMENTO di aver risvegliato un sentimento “ambientalista” che si era smarrito, di aver dato centralità ai tanti temi ambientali ed è questa la cosa che ho apprezzato di più. Lasciare un mondo più bello e sano ai nostri figli.

Non sono un loro elettore, guardo, spero con onestà politica, gli avvenimenti, senza essere affetto da quella “contrarietà pregiudiziale”, quella contrarietà a tutti i costi che pur riconosco esserci in giro ma che ripeto, non mi appartiene.

Né mi fanno felice gli insuccessi politici degli altri, specie se vanno a sbattere su un territorio meraviglioso. Il nostro.

Troppe parole su TAP, troppe parole a vanvera, troppa disinformazione.

Parole pronunciate o scritte in rete solo per prendere voti, senza rispetto delle comunità, senza conoscenza dei fatti, in un tam, tam della rete in cui a qualcuno che prometteva la sospensione dei lavori TAP, qualche altro “visionario delirante” precisava meglio: “quando andremo al Governo fermeremo TAP in meno di 15 giorni”.
Sapevano una cosa, quella si, sapevano che quel modo di dire, più che di pensare, dava consenso e quello importava.
Ai voglia a gridare “dimettetevi”, tempo perso.

Non si dimette chi è stato “politicamente miracolato” e sa di non avere altre occasioni, e sa bene che quella è stata l’ occasione della vita. Irripetibile.

Incapaci di un gesto di orgoglio e di dignità che farebbe bene a loro e soprattutto alle istituzioni popolate in tal modo da ciarlatani bugiardi.

Io mi sarei vergognato, quella vergogna che non ti fa alzare gli occhi da terra tutta la vita, che non ti fa guardare in faccia le persone, che non ti fa uscire di casa, che ti fa nascondere.

Forse sono fatto male io, forse non sono abbastanza intelligente, forse non sono un affermato “politico” o un serio illusionista.

E poi non sono neanche un Ministro.