Fine della seconda Repubblica, sotto a chi tocca.

Maio-SalviniRubriche/Opinioni/ di Piero D’Errico

Che l’onda anomale che ha travolto il sistema politico italiano non si fermerà facilmente, è un dato condiviso.

Si allargherà a macchia d’olio colpendo inevitabilmente tutto ciò che ad occhi altrui, rappresenta il “potere”, i mille comitati, le diecimila commissioni, i centomila centri di potere molti dei quali al servizio della politica.

La fine dei partiti che resistono ancora ma che rappresentano o addirittura hanno tirato su questo sistema, è irreversibile. Un film già visto, leggi fine della Democrazia Cristiana, leggi fine del PSI con il suo leader, che stranamente non aveva più colpe di tutti gli altri, lasciato morire in esilio.

Non fu bello veder finire la DC, il partito di DE GASPERI, di ALDO MORO, con la sua storia, il suo radicamento nella vita sociale e religiosa, nell’indifferenza del PCI che cavalcando l’onda giustizialista abbreviava la strada per arrivare al potere, e sporcandosi a sua volta velocemente, diventava colpevolmente in ritardo “garantista”.

Non ci sarà leader che tenga, non ci sarà “buona politica” che tenga. Ormai è irrimediabilmente troppo tardi. E’ la volta del PD. Ed ho il dispiacere di sempre, la sofferenza nel veder disperdere “una storia importante”, le sue lotte, i suoi valori, il lavoro, lo sfruttamento.

Oggi il PD è a pochi passi dalla conclusione della sua straordinaria missione, ma seppur tra tanti sbagli, mi piace immaginare che non sarà sciupato un patrimonio di ideali, di vite donate ad un’idea, non sarà sciupato un patrimonio storico di straordinaria bellezza, di infinita grandezza.

Un patrimonio che ci ha dato la libertà e la democrazia, che ci fa vivere liberi.

La fine di Berlusconi, segnerà contemporaneamente la fine di Forza Italia. Salvini, sarà finito quando il tema degli immigrati, che hanno fatto la sua fortuna, non sarà più attuale. Vedo nel PD, l’ultima spiaggia, l’ultima bandiera intorno alla quale riunirsi per resistere e tornare a crescere. L’ultima bandiera per combattere “populismo, qualunquismo e illusionismo” difficile da fermare.

Spero abbiano capito la lezione, spero tornino presto a poggiare i piedi per terra. C’è chi spera in una “apertura” del PD magari dopo un richiamo del Colle, o altri riti del genere, sono sicuro che se il PD “aprisse veramente” quelli del “movimento” scapperebbero.

Hanno paura per un confronto politico che li schiaccerebbe, per un confronto politico che mostrasse tutti i loro limiti. Tornerebbero volentieri a votare, sfruttando il vento a loro favorevole e senza essersi prima sporcati nella gestione del Governo del Paese che potrebbe trovarli impreparati, inadeguati e incapaci.

Ma solo per come sono stati catapultati in Parlamento. Non per altro.