Lettera aperta di Piero D’Errico alla “compagna” Daniela Sindaco

PSILettere/di Piero D’Errico

Carissimi compagni,

non posso io, e penso anche voi, che essere triste per  quanto accaduto alla coalizione della candidata Sindaco,  Daniela Sindaco ( fa anche rima).

Ben tre liste, in un sol colpo, fatte fuori.

Il mio pensiero appena saputa la “storia” è  stato quello di un “ vile attacco alla democrazia”.                       Ho pensato prima ai servizi segreti americani, poi man mano che il mio ragionamento prendeva  forma ho capito che invece erano stati i servizi segreti russi ( più vicini al PD e a quei brutti che l’avevano cancellata dagli elenchi ) .

Sono stato anche sfiorato dal dubbio che la decisione potesse essere stata più un atto ostile e premeditato che un atto di giustizia.

Hanno voluto fermare chi si apprestava inarrestabilmente alla vittoria finale.

Hanno voluto fermarla e quasi ci sono riusciti.

Fermarla quando già era tutto pronto per la vittoria finale, per i festeggiamenti al ritmo di “Occidentali’s Karma” e champagne. Il luogo era ancora da decidere.

Non so se il fatto le darà più forza per continuare a combattere, ma se così non fosse, io compagni con il vostro unanime consenso, la inviterei a ritirare candidatura e liste e correre al nostro fianco, dove incontrerebbe di sicuro vecchi e sinceri amici.                                                                                                         Sarebbe un bel colpo di scena che sicuramente potrà  piacere all’ex aspirante Sindaco se non altro per togliere al suo ex e ingrato partito, quel sottile filo di speranza,  di perdere al ballottaggio.                           Sarebbe la giusta vendetta alle “prepotenze”, come le ha definite lei stessa, subite.

E comunque qualunque sarà la decisione  io, pur militando in un altro partito, “ quelli della barberia” ho pronta la bandiera per eventuali cortei o marce di protesta che si volessero organizzare.                               E soprattutto per sensibilizzare le coscienze e gli animi di chi in questo momento di paura per la tenuta delle istituzioni locali, gioisce ( leggi PD).                                                                                                               Compagni, uniamoci al grido:

VIVA LA LIBERTA’, VIVA LA DEMOCRAZIA, VIVA LA BARBERIA.