Premier Servizi contro Comune di Galatina, ex lavoratori della Premiere contro Comune e Premiere.

Palazzo LL.PPCronaca/ di Redazione

Galatina – Il contenzioso per il Comune di Galatina è come le ciliegie, l’una tira l’altra. Cosi ultimo in ordine di tempo, dopo gli innumerevoli dovuti ai dissesti stradali e principalmente quelli con la CSA, ecco giungere un altro per presunte inadempienze contrattuali nei confronti di azienda fornitrici di servizi.

E’ quello della Premiere Servizi, proprio quella che per un anno ha gestito il servizio delle pulizie degli immobili comunale e dove la nostra Dirigente del Dipartimento dei LL. PP. Arch. Taraschi è riuscita a combinarne una più di Bertoldo. Non sto a ricordarvi tutta la vicenda, chi volesse può rinfrescarla basta scrivere sul sito del Sedile “Premiere Servizi” alla voce ricerca ed avrà un dossier ben fornito.

In questo contesto ci limitiamo a dire che la Premiere Servizi ha fatto ricorso contro il Comune di Galatina presso il Tribunale di Lecce, Sez. Commerciale, e lo stesso ha ingiunto al Comune il pagamento in favore della Premiere della somma di € 55.824,63 oltre interessi legali, spese e competenze della procedura monitoria, quale corrispettivo per l’espletamento del servizio di pulizia degli edifici comunali nel periodo 01/09/2014-31/08/2015.

Le somme reclamate dalla Cooperativa derivano da ratei di pagamento trattenuti dalla Dirigente a guisa di risarcimento o penalità per contestazioni relative all’espletamento del servizio derivanti da omissioni, irregolarità o inadempienze contrattuali. A ciò si aggiunga anche l’impegno verbale della Dirigente nei confronti dei lavoratori che dette somme sarebbero anche servite per pagare il “superminimo economico” che la Cooperativa si è sempre rifiutata di riconoscere.

La Società dal canto suo ha sempre contestato gli addebiti della Dirigente opponendo che gli stessi sono stati ascritti e contestati senza contradittorio e principalmente a 15 giorni di distanza dai fatti imputati. Per ciò che riguarda il superminimo economico, rivendicato dai lavoratori, ha sempre sostenuto che nel capitolato di appalto tra il Comune e la Società non era previsto nessuna clausola in tal senso e che la stessa non fosse prevista dal contratto collettivo nazionale.

La Società ritiene quindi illegittimo il trattenimento dei 55.824 euro operato dalla Dirigente e pertanto chiede che gli venga pagato quanto dovuto. Ma quello della Società, non è il solo contenzioso che il Comune di Galatina dovrà affrontare nella vicenda puliziedegli  immobili, in quanto molti dei lavoratori sono o ritengono di essere creditori di somme di denaro legate al rapporto di lavoro di cui il superminimo e per tale motivo hanno chiamato in giudizio sia la Premiere Servizi che il Comune di Galatina.

Un bell’ ”inguacchio” direbbero a Napoli grazie all’approssimazione ed all’improvvisazione con cui è stata condotta tutta la vicenda e come sta continuando ad essere gestita perché siamo convinti che il tutto è stato generato esclusivamente dalle omissioni e dagli errori della burocrazia in primis e dalla politica successivamente. Solo che invece di porre una “pezza” agli errori della burocarzia, come spesso è accaduto in questa gestione politico-amministrativa, la politica si è arroccati arrogantemente sulla propria supponenza, arroganza e menefreghismo e tutta la vicenda è andata ad incancrenirsi sino a sfociare in questo nuovo contenzioso.

Nel frangente la Giunta Comunale con la Delibera n.12 del 12 gennaio 2016 ha deliberato di di proporre opposizione avverso il Decreto Ingiuntivo innanzi al Tribunale di Lecce, demandando al Sindaco, il conferimento dell’incarico in favore dell’Avvocatura comunale.