Cronaca/di pietro zurico

Scriveva Giuseppe Prezzolini nel suo celebre libro “Codice della Vita Italiana” che in Italia nulla è stabile fuorché il provvisorio. Anche se tanta acqua è passata sotto i ponti da quando Prezzolini ha scritto il suo libro l’Italia e gli italiani non sono affatto cambiati.

Continuo a ricevere segnalazione da parte dei cittadini su piccole cose che si trasformano, per pigrizia o altro, in grandi cose o se vogliamo, per dirla sempre alla Prezzolini, da provvisorie diventano stabili.

Non me ne vogliano gli addetti ai lavori se spesso segnaliamo e poi insistiamo su piccoli problemi che potrebbero essere risolti, non dico dalla sera alla mattina, ma nell’arco di qualche settimana sicuramente si. Queste pagine sono in fondo uno specchio riflesso. Riflette spesso i problemi segnalati dai cittadini a chi di competenza nella speranza che vengano risolti.

Mi scuso ma dobbiamo ritorniamo a parlare di traffico cittadino. Da dove cominciamo? C’è solo l’imbarazzo della scelta. Dai, cominciamo dalla regolamentazione (mancata) del tratto via Roma -Innesto Tangenziale che già porta con se tanta roba, il resto lo lasciamo alla prossima.

Scrivevamo il 03 marzo 2023, che su quel tratto di strada compresa tra l’angolo bar Contaldo al ristorante Due Trappeti che era assurdo che si insistesse con l’autorizzazione al posteggio su ambedue i lati della strada perché “Trattandosi di una strada a doppio senso di circolazione lo spazio di carreggiata libero permette il transito ad una sola autovettura. Quando sopraggiungono due, contemporaneamente in senso opposto di marcia, il traffico si blocca e si intasa. Con l’apertura della circonvallazione la situazione è di gran lunga peggiorata“.

A 46 giorni di distanza pensate sia cambiato qualcosa? Assolutamente no. Eppure era stato detto da più fonti che il problema sarebbe stato risolto in tempi non brevi ma brevissimi. Il tutto è ancora fermo all’inaugurazione della tangenziale. Eppure si tratterebbe di buttare già quattro righe per un’Ordinanza Dirigenziale e impiantare la segnalazione del divieto di sosta almeno su uno dei due lati se non si vuole su entrambi. Sono pochi 46 giorni per tutto ciò? Bisogna ancora attendere? Va bene attendiamo, santa pazienza.

E che dire della regolamentazione del traffico in prossimità dell’incrocio tra l’uscita della circonvallazione e la vecchia strada per Galatone oggi “San Vito Due Trappeti”?

Scrivevamo sempre in data 03 marzo 2023 che: “Chi proviene da quest’ultima direzione (S. Vito Due Trappeti), trova un divieto nella direzione via Roma. Il povero autista che deve percorrere quel tratto cittadino è pertanto costretto ad immettersi sulla circonvallazione, percorrerla per circa un km e giunto alla prima rotatoria fare inversione e ripercorrere a ritroso lo stesso Km prima di potersi immettere su via Roma“.

Pensate sia cambiato qualcosa? No e la situazione è di gran lunga peggiorata perché buona parte degli automobilisti, con somma incoscienza, si immette sulla circonvallazione e, immediatamente dopo il suo imbocco, fa una spericolata inversione di marcia e si immette sul tratto di via Roma. Non parliamo poi di quanti automobilisti provenienti da via Roma arrivano a tutto gas e si immettono sulla circonvallazione. Oltretutto non esistono dissuasori, non esiste segnaletica, non esistono stop, dare precedenza e non esiste neanche, ma non potrebbe forse essere diversamente, neanche alcun controllo che non permetta ad ognuno di poter fare come meglio creda.

Non ho mai sentito tante bestemmie tutte insieme di quante sentite in poche ore di sosta in quei paraggi da parte di automobilisti che si fermavano incuriositi, mentre cercavo, senza voler essere novello Leonardo, di capire insieme ad un amico se fosse poi così difficile realizzare deterrenti, che con pochissima spesa, potessero non dico risolvere, ma quantomeno, razionalizzare la circolazione.

Siamo partiti da una prima considerazione: che senso ha avere due strade larghissime (dal ristorante due Trappeti sino alla circonvallazione) ed adibirle entrambe a doppio senso di marcia? Il primo atto è stato, dunque, quello di creare un senso unico di marcia da Via Roma alla Circonvallazione ed un altro dalla Circonvallazione a via Roma. Poi con la semplice immissione di qualche dissuasore in prossimità degli incroci e qualche segnale di stop abbiamo cercato realizzato un mini Piano Traffico che troverete a seguire e che sottoponiamo a chi di competenza.

Naturalmente lo sottoponiamo come spunto o come punto di partenza se non altro per far capire che per risolvere un problema deve esserci la volontà di volerlo fare e che, anche se perfettibile, il piano è quantomeno razionale a differenza dell’immobilismo irrazionale in cui la situazione stagna attendendo rivelazioni profetiche. Quanto riportato a seguire, potrebbe rappresentare una soluzione rapida ed economica, poi quel che verrà in un secondo momento, ben venga.

Resta da chiarire quale spiegazione logica possa mai esserci nell’aver, saggiamente, previsto scivoli ai marciapiedi per facilitare la mobilità dei soggetti inabili e poi, in prossimità degli stessi, non aver realizzato strisce pedonali per l’attraversamento stradale. Una strada peraltro non dotata di impianto semaforico né di altro deterrente.