Cronaca/di Comunicato

Nel pomeriggio di ieri, 12 febbraio, presso la locale Sala Operativa giungeva, tramite il numero di emergenza “113”, la segnalazione di una donna che era stata minacciata di morte dal figlio. La signora aggiungeva che lo stesso, dopo averle dato una spinta e fatta cadere violentemente per terra, le aveva sottratto le chiavi dell’autovettura pur non avendo la patente.

Gli agenti della Sezione Volanti rintracciavano immediatamente l’autovettura segnalata e individuavano il soggetto mentre stava entrando in un bar. 

Sin da subito lo stesso si dimostrava astioso e opponeva resistenza al controllo di Polizia, urlando frasi ingiuriose verso gli agenti, incurante dei numerosi astanti che nel frattempo di erano avvicinati.

Simultaneamente, un altro equipaggio della Sezione volanti raggiungeva l’abitazione della donna aggredita trovandola in uno stato di agitazione tale da necessitare dell’intervento di personale sanitario.

La donna riferiva agli agenti che il figlio era solito aggredirla e minacciandola di morte e che quel pomeriggio la lite era scaturita perché il soggetto pretendeva, pur non avendo la patente perché gli è stata ritirata, le chiavi della macchina.

Al suo rifiuto l’aveva spintonava, facendola cadere a terra e, mentre le sottraeva le chiavi dell’auto, uscendo dall’abitazione riferiva di dover andare a sparare alcune persone residenti in quel luogo.

L’uomo fermato dai poliziotti veniva accompagnato presso gli Uffici, nonostante si opponesse con forza per entrare nell’abitacolo della volante continuando a sferrare calci e pugni e a proferire ingiurie e minacce di vario genere verso gli agenti nei locali della Questura.

Allo stesso tempo, giungeva presso il locale Ufficio denuncia da parte dell’ex moglie del 49enne per molestie telefoniche e minacce nei confronti suoi e del figlio.

L’uomo veniva dichiarato in stato di arresto e il P.M. di turno disponeva la traduzione presso la Casa Circondariale di Lecce.