Sette figli e tredici nipoti ma il prediletto è stato il suo primogenito: Don Salvatore Bello.

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M. Giuseppa De Paolis Bello, nata il 22 gennaio 1915, festeggia i suoi 100 anni in una famiglia di sette figli e 13 nipoti, rimasta per sempre accanto al suo primogenito sacerdote Don Salvatore Bello, già parroco di San Biagio. Una donna che ha attraversato tutto il secolo passato, primogenita fra cinque fratelli e sorelle, divenuti orfani di padre quando lei la più grande aveva appena 9 anni e si recava dall’agro di Pisanello, dove la famiglia risiedeva, in città a far la spesa reggendo le redini di un asinello al baroccio.

Si sposò nel 1935 ed ebbe 4 maschi e tre donne, ora tutti sposati, uno soltanto, Carmine Bello, da lei pianto sino ad oggi per la sua prematura scomparsa. Maria Giuseppa all’età di 12 anni portava, come si dice, pane a casa lavorando come tabacchina insieme con ragazze della sua età. Si sposò a vent’anni avendo ben 7 figli. Donna religiosa come la sua mamma Lucia Dolce De Paolis (morta a 94 anni di età) fu felice quando il figlio Salvatore decise tredicenne di farsi sacerdote; lo diventerà nel 1961, e lei lo vedrà poi divenire parroco nel 1970. Intanto col marito Giuseppe Bello conducevano un terreno a mezzadria coltivandolo a grano ed a tabacco. Da Via Montegrappa 60 dove risiedevano, si trasferirono con Don Salvatore nei pressi della chiesa s. Biagio. Qui una delle mansioni che lei si assunse era quella di levarsi presto al mattino e pulire il sagrato della chiesa. I fedeli che transitavano per via V. Vallone notavano ammirati il quotidiano zelo della donna. Il tributo di gratitudine, di affetto e devozione dei familiari si condensa in un commosso trittico lirico alla Madre da parte del sacerdote poeta Don Salvatore, in questi giorni letti con piacere dai numerosi visitatori del sito web di Don Salvatore.

Alle 18.00, la Sig.ra M. Giuseppa De Paolis Bello, riceverà, a casa, la visita del Sindaco Cosimo Montagna che porterà gli auguri da parte dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza.