Cronaca/di pietro zurico

Galatina/ Dal gennaio 2024 il costo del servizio mensa in favore delle Scuole dell’Infanzia comunali e delle classi a tempo pieno e/o prolungato delle Scuole Primarie subirà un aumento di circa il 22% rispetto al costo del 2023.

Ciò significa che un pasto che nel 2023 costava € 4,31 più Iva, da quest’anno costerà € 5,25 più Iva.

I motivi sono vari.

Cominciamo col dire che il comune di Galatina è sottoposto al rispetto rispetto dei limiti imposti dal Piamo decennale di Riequilibrio Finanziario dallo stesso sottoposto ed approvato dal Ministero degli Interni e dalla Corte dei Conti.

Ciò significa, tra le altre, che ogni servizio pubblico a domanda individuale (attività gestite direttamente dall’ente, che sono attuate non per obbligo istituzionale ma a richiesta dell’utente) devono intendersi con la compartecipazione economica del cittadino richiedente.

E’ la stessa legge ad aver fissato il limite minimo di compartecipazione, per i Comuni in fase di Riequilibrio economico che è il 30% del costo del servizio. Per il Comune di Galatina il limite minimo è ancora più alto in quanto a fissarlo è stato lo stesso Commissario Prefettizio dell’epoca (anno 2016 Commissario Aprea) fissandolo al 63% e noi quest’anno siamo andati anche oltre facendolo aumentare al 64,40%. Resta in capo al Comune quindi l’obbligo di intervenire con il 35,6%.

Il secondo motivo è da rinvenire nel nuovo bando di gara per l’assegnazione del servizio che si è svolto col metodo della trattativa diretta sul Mepa di Consip e che è stato assegnato alla ditta Vivenda s.p.a. che ha proposto un ribasso dello 0,23% sull’importo previsto a base d’asta di € 126.885,00.

Detratto il ribasso su base d’asta il nuovo costo è stato, per l’appunto di circa il 22%.

Non si poteva fare proprio nulla per mantenere quantomeno inalterato il costo del servizio per l’utenza? Sicuramente non molto ma qualcosa sicuramente si.

Teniamo infatti presente che l’approvazione del Piano Pluriennale decennale da parte del Ministro dell’Interno e della Corte dei Conti risale al 2016. Da allora son passati circa sette anni. Ci stiamo avviando alla scadenza e da allora grazie al sudore e sangue dei cittadini e di chi ha intrapreso e continuato questo difficile ed impopolare cammino son cambiate, molte cose.

La situazione non è più disastrosa come lo era nel 2016. Il Piano è stato rispettato. I debiti sono sensibilmente diminuiti, insomma si poteva benissimo concordare o quantomeno chiedere la possibilità di concordare con due interlocutori un allentamento di lacci e lacciuoli economici che dessero una boccata di ossigeno ai cittadini galatinesi.

Magari è qualcosa che si potrebbe tentare col nuovo anno, magari dopo la seconda relazione, quella del 31 dicembre 2023 alla Corte dei Conti, relativa alla situazione patrimoniale e contabile del Comune ed ai passi in avanti fatti nella sanatoria delle criticità economiche.