Firmato ieri a Palazzo Orsini il protocollo d’Intesa tra il Comune di Galatina e la Casa Circondariale di Lecce. Il progetto prevede l’inserimento di 5 detenuti in lavori di pubblica utilità.

ProtocolloCronaca/di p.z.

Oggetto della Conferenza stampa di ieri, a Palazzo Orsini, è stato il decreto legge del 1 luglio 2013 n. 78, concernente disposizioni con il quale sono state introdotte alcune rilevanti modifiche alla Legge sull’ordinamento penitenziario. In particolare, in materia di lavori all’esterno dei detenuti. , è stato aggiunto un comma, il 4-ter, all’art. 21 che prevede la possibilità per detenuti ed internati di prestare la propria attività, a titolo gratuito e volontario, in progetti di pubblica utilità in favore della collettività, presso Enti Pubblici o Associazioni di Volontariato.

E’ stato quindi la firma di un protocollo d’intesa tra Comune di Galatina e Casa Circondariale di Lecce, per dare l’avvio in città ad un progetto in tema di lavoro esterno per detenuti, l’argomento di cui si è parlato alla presenza del Sindaco Montagna, del’assessore Vantaggiato, del Consigliere comunale Gervasi, del direttore del carcere di Lecce dott. Fullone, del dirigente del Commissariato di P.S. di Galatina Giovanni Bono, e del M.llo Magg. Osvaldo Leo della Stazione Carabinieri di Galatina.

L’idea originaria è stata del consigliere Carlo Gervasi che l’ha proposta all’Amministrazione Comunale e che l’ha immediatamente adottata. Il progetto, con Galatina primo comune della provincia a sottoscriverlo, prevede che un determinato numero di detenuti, nello specifico nella fase iniziale saranno tre ma con possibilità di essere portati ad un numero massimo di cinque, ad essere utilizzati sul territorio comunale per lo svolgimento di lavori socialmente utili tipo il riempimento di buche stradali, lavori di manutenzione degli edifici pubblici o il ripulimento di piccole discariche abusive.

La loro attività lavorativa sarà a titolo di puro volontariato in quanto non è prevista alcuna remunerazione se non quella relativa ad i costi assicurativi ed un rimborso simbolico per il carburante quantificato in 10 euro giornalieri.

Durata del progetto 12 mesi, costo complessivo a carico del Comune 8.300 euro per tre unità.

I ritorni in termini economici, come è stato specificato, sono il corrispettivo del lavoro svolto dalle tre unità per il territorio ed il suo patrimonio ed in termini sociali il graduale reinserimento di questi soggetti nel sociale ridando, come ha specificato Montagna “una piccola fiammella di speranza a chi nella vita ha commesso degli errori”.

Il consigliere Gervasi ha a sua volta ringraziato l’ Amministrazione per la sua piena disponibilità a recepire il progetto ed ha ribadito il fine dell’iniziativa che è quello del “ reinserimento e rieducazione sociale del detenuto, essendo il carcere inidoneo, per cause di forza maggiore, a svolgere tale funzione verso chi ha sbagliato nella vita ma che ha diritto ad una nuova chanche”.

Per l’assessore Vantaggiato, il Comune di Galatina è  “il primo in Provincia di Lecce a sottoscrivere questo protocollo di impegno con il carcere di Lecce, con il suo gesto ha voluto dare un segnale forte e significativo della sensibilità dell’Amministrazione comunale verso questa direzione “.

Il dott. Fullone, direttore del Casa Cricondariale di Lecce, dopo aver ringraziato il Comune di Galatina, ha tenuto a specificare che i detenuti che saranno inseriti nella sperimentazione di questo progetto saranno selezionati secondo criteri logistici ed in particolare che si tratterà di persone al termine dell’espiazione della loro pena, che hanno già seguito un percorso e che in ogni caso non si trattarà in nessun caso di detenuti che si siano macchiati di reati di particolare gravità”.

Infine i due rappresentanti delle forze dell’ordine locali dott. Giovanni Bono ed il Maresciallo Magg. Osvaldo Leo hanno assicurato che per la loro parte le forze dell’ordine faranno quanto in loro potere per dare il loro contributo all’ottina riuscita dell’iniziativa.