Sarà il ballottaggio a dire chi sarà il nuovo sindaco di Galatina ed anche se nei bagni delle sezioni elettorali comparirà la carta igienica. 

Cronaca/ di Redazione

Quasi tutto secondo copione. I tempi regolamentari non sono stati sufficienti per decidere chi sarà il nuovo sindaco di Galatina. Hanno avuto ragione i sondaggi. L’hanno avuta sia nel prevedere che ci sarebbe stato il doppio turno e sia che i due candidati che si sarebbero contesi l’onore e l’onere di diventare primo cittadino sarebbero stati De Pascalis e Amante.

Solo sul secondo dei due aleggiava qualche dubbio, ci stava chi concedeva qualche chance alla coalizione capeggiata da Paola Carrozini. Così non è stato.

Il botto lo ha fatto, dunque, la coalizione “Obiettivo 2022” di Giampiero De Pascalis. Ben 6023 voti corrispondenti al 41,45% dei votanti. All’interno di questa coalizione, ed in assoluto, il primo partito ed il primo candidato per numero di voti è stato il PSI e Giuseppe Spoti. Il primo con i suoi 1385 voti ed il secondo con le sue 596 preferenze.

Unico neo è stato il candidato sindaco De Pascalis che con Paola Carrozzini sono stati gli unici due candidati a raccogliere meno voti rispetto alla colazione.  Per De Pascalis, infatti, i voti sono stati 5.681 mentre la sua coalizione, come detto, ne ha conquistai 6.023. Sono 342 voti di differenza.

“Polo Civico”, guidata da Marcello Amante, ha conquistato 3.309 voti. Le liste della sua coalizione  ne hanno conquistati 2.966. Il candidato sindaco ha ottenuto 343 voti in più rispetto alla sua coalizione.

Una delle sorprese, in negativo, è stata il PD e la colazione a guida Paola Carrozzini. Difficile stabilire se a determinarla siano state le beghe interne di partito, con l’allontanamento di alcuni pezzi da novanta del voto elettorale, oppure alcune scelte di dubbia qualità politica. Non è stato sufficiente il successo personale di Sandra Antonica con le sue 523 preferenze per salvare PD e coalizione dal naufragio, ne il ripresentare all’elettorato alcune figure facenti parte della gerontocrazia politica aspettandosi chissà cosa. Il naufragio è stato generale e ad impattare contro lo scoglio sono state principalmente quelle figure (per ruolo ricoperto) coinvolte nel fallimento della Giunta Montagna e nella gestione delle criticità successive.

Anche in questo caso, come detto per De Pascalis, la colazione ottiene 2279 voti mentre la candidata sindaco ne ottiene solo 1940.

Farà in ogni caso, a prescindere dal risultato del ballottaggio, apparizione a Palazzo Orsini il Movimento 5 Stelle con i suoi 1664 voti. Sarà il candidato sindaco Paolo Pulli il loro primo rappresentante. La lista 5 Stelle, raccoglie 1251, ben 410 in meno rispetto a quelli del candidato sindaco. Sono state moltissime le schede con voto disgiunto del sindaco dalla sua lista

Chi invece ha già perso qualsiasi possibilità di ritornare tra i banchi di Palazzo Orsini è Daniela Sindaco. Non sono stati sufficienti i suoi 1227 voti. A tradire le sue aspettative sono state sicuramente le sue 7 liste che tutte insieme hanno racimolato appena 988 voti. 239 in meno rispetto alla candidata sindaco.

Qualche speranza di conquistare un posto da consigliere comunale ce l’ha ancora Roberta Forte. Le sue speranze sono legate alla sola vittoria nel ballottaggio da parte di De Pascalis. Ha ottenuto 1440 voti. La sua coalizione si è fermata a 1024. Troppo poco per chi per 4 anni è stata assessore, vice sindaco, delegata alle Società partecipate etc.

Per sciogliere gli ultimi dubbi attendiamo ora il 25 giugno. Il ballottaggio oltre a chi sarà il prossimo sindaco deciderà anche a chi andrà il premio di maggioranza e quindi la configurazione definitiva del quadro politico della nuova legislatura con tutti i suoi inquilini (vecchi e nuovi) all’interno dell’aula consiliare di Palazzo Orsini.

Nel frangente, qualcuno ci suggerisce di segnalare, che, almeno per il ballottaggio, nei bagni delle sezioni elettorali possa trovare posto anche qualche rotolo di carta igienica ed possibilmente anche un po di luce che in alcune cabine elettorali è completamente assente.