Rubriche/di Elena Esposito

Galatina – Le tensioni ed i contrasti presenti nel centro-sinistra galatinese che si sono evidenziati nella recente campagna elettorale restano oramai sullo sfondo.

Invero, a mio parere, tali tensioni erano più presenti tra gli esponenti  politici che nell’opinione pubblica galatinese.

Ora credo sia giunto il momento della coesistenza e del riconoscimento reciproco a garanzia di tutto il centro- sinistra a Galatina.

E’ necessario ,quindi, essere dialoganti per ritrovare quello spazio nel quale le donne e gli  uomini del centro-sinistra possano portare le loro peculiarità di emozioni e sentimenti per sostenere quel percorso di costruzione della nostra identità di appartenenza.

L’esito elettorale ha fatto emergere in modo inequivocabile che il centro -sinistra galatinese se unito, è in grado di compiere scelte autonome e responsabili a livello amministrativo, sociale e morale. 

Ora è giunto il momento per tutti noi di acquisire quella maturità necessaria a produrre la stabilità nelle relazioni in modo significativo e responsabile in modo da  consentire il raggiungimento del rispetto reciproco senza essere schiacciati in una dimensione acronica.

Noi del centro-sinistra galatinese siamo una comunità vasta che deve condividere tutta insieme quella ricchezza che è fatta di traiettorie coraggiosamente aperte verso il futuro.

Dialogare è l’aspetto più appropriato e determinante tra tutti i soggetti che si sentono parte della comunità progressista di Galatina, e questo esige un livello di responsabilizzazione molto elevato, il tutto teso ad una ricerca riflessiva che deve partire dalle motivazioni concrete dei problemi da risolvere.

Fondamentale in questo percorso è il ruolo del Partito Democratico.

Esso non dovrà ridurre la sua opera alla assimilazione di uno stantio formulario politico ereditato dalla tradizione, appreso malamente e spesso peggio applicato, condannandosi ad essere soltanto un mero epigono.

A Galatina il centro-sinistra è maggioranza ed allora cosa aspettiamo?

 Rimbocchiamoci le maniche tutti insieme muniti di calce e “cazzuola” e costruiamo il futuro.

Tutti insieme.