Spianata la strada per favorire la nascita della Facoltà di Scienze Agrarie all’Università del Salento. Approvazione unanime ordine del giorno.

UniversitàCronaca/Bari: di Redazione              Approvazzione all’unanimità da parte del Consiglio regionale dell’ordine del giorno con cui si è impegnato il Presidente della Giunta regionale e l’Assessore all’Agricoltura “ad assumere ogni iniziativa utile presso il Ministero per l’Università e la Ricerca Scientifica e in ogni sede per sostenere la nascita del corso di laurea in Scienze Agrarie e a fornire anche un contributo economico utile per l’avvio di tale progetto”.

Il presidente del Gruppo regionale Udc, Salvatore Negro, primo firmatario dell’ordine del giorno in una nota stampa  ha espresso viva soddisfazione. 
“E’ il primo passo concreto -ha dichiarato- verso la nascita di un corso di laurea volto a valorizzare una delle peculiarità del nostro territorio e a sviluppare quel comparto agricolo che rappresenta ancora una delle voci più importanti dell’economia salentina e della Puglia. Siamo certi che tale corso offrirà la possibilità di uno sviluppo concreto, tecnico e scientifico, capace di  valorizzare e sviluppare tutto un mondo interno alla terra, ai suoi prodotti,  alla sua potenzialità innovative  e imprenditoriali, con importanti risvolti dal punto di vista occupazionale. Inoltre lo studio e la ricerca a livello universitario offriranno  tutte quello condizioni  culturali, tecniche e scientifiche per valorizzare il paesaggio, le bellezze territoriali, la salvaguardia delle stesse e delle specie, la rivalorizzazione di altre trascurate, con un conseguente sviluppo decisivo nell’agroalimentare, nella forestazione, nei piani urbanistici, nell’ampliamento delle città, nel decoro dei centri cittadini. La convinta adesione del Governo regionale la cui posizione è stata espressa in Aula dall’assessore Alba Sasso ci fa ben sperare su una condivisione da parte di tutta la politica pugliese. Perciò – ha concluso Negro – auspichiamo un maggiore coinvolgimento di tutte le forze politiche del territorio, unitamente al mondo accademico e culturale, per spingere sul Ministero per l’Università e la Ricerca Scientifica affinché tale progetto possa muovere i primi passi e diventare presto realtà”