Da liquidatore a liquidatore un unico comun denominatore: l’ immobilismo silenzioso

fiera-di-galatinaLettere/ di Pubblidea di Antonio Garzia

Galatina – Devo rilevare con rammarico che tutte le mie aspettative positive fondate sui buoni propositi manifestati dal nuovo liquidatore di Fiera di Galatina e del Salento Spa subito dopo il suo insediamento stanno lentamente svanendo, in quanto mi sembra che anche la nuova fase della liquidazione dell’Ente Fiera si sia incamminata nel solco tracciato da quella conclusa con le dimissioni dell’ex liquidatore Dott. Spagnulo e si sia adagiata sui modi di amministrare di quella.

Nonostante gli scambi di opinioni avuti prima durante e dopo l’assemblea per l’approvazione del bilancio, anche per via epistolare, a tutt’oggi non mi risulta che il Prof. Avv. Giuseppe Positano, attuale liquidatore di Fiera di Galatina e del Salento Spa, abbia intrapreso una qualche iniziativa giudiziaria per tutelare gli interessi dell’Ente Fiera e dei suoi soci con riferimento alle “cose poco chiare” verificatesi nelle precedenti gestioni dell’Ente Fiera, rilevate dal precedente liquidatore Dott. Spagnulo e sbandierate da questi a tutti durante la conferenza stampa di suo insediamento del 19.07.2013, quasi a giustificazione preventiva di quella che sarebbe stata poi l’impossibilità per lui di far quadrare i conti della società, né mi risulta che alcun seguito hanno avuto le “investigazioni” del pool di tecnici incaricati dal Dott. Spagnulo di verificare se la gestione dei finanziamenti ricevuti dall’Ente fiera sia stata corretta.    Eppure, sono certo che tali tecnici, professionisti del settore, una qualche risposta l’avranno data: probabilmente, però, si è trattato di una risposta scomoda per qualcuno, da mettere nel dimenticatoio.

Non mi risulta, ancora, che il liquidatore dell’Ente Fiera abbia intrapreso una qualche iniziativa giudiziaria nei confronti dei “fruitori che ancora oggi presentano fatture per presunte migliorie realizzate”, come dichiarato dal Dott. Spagnulo in un articolo apparso sul Nuovo Quotidiano di Puglia del 04.11.2012, né che siano stati adottati provvedimenti per il fatto che l’impianto di climatizzazione dei padiglioni, pur installato pochi anni fa, non è più funzionante.

Eppure, nessuna contestazione in merito. Il sottoscritto, i soci di Fiera di Galatina e del Salento Spa e tutti i cittadini di Galatina avrebbero sicuramente diritto di sapere se è vero che le “fatture per presunte migliorie realizzate”, cui il liquidatore Dott. Spagnulo aveva fatto riferimento, sono le medesime per le quali sarebbe stata intentata una causa contro Fiera di Galatina e del Salento Spa che poi si è conclusa transattivamente con la rinuncia, da parte dell’Ente Fiera, di cospicui crediti effettivamente vantati nei confronti dei medesimi fruitori a fronte della rinuncia, da parte del terzo che ha avviato il giudizio, ad ogni credito portato dalle fatture menzionate.

Ma ogni risposta a tale quesito ed a tutti gli altri sollevati è probabilmente talmente “scomoda” da dover essere anche questa messa nel dimenticatoio, quasi che una intera gestione del Quartiere Fieristico di Galatina possa essere completamente tacitata. E in questa situazione globale anche le comunicazioni a mezzo pec, che sostituiscono informaticamente le missive raccomandate, giungono a destinazione con oltre un mese e mezzo di ritardo (come dichiara chi le riceve, appunto il Liquidatore avv. Positano)! Ritengo tuttavia opportuno fare sapere alla collettività che ho più volte segnalato ai liquidatori dell’Ente Fiera che si sono succeduti nel tempo, compreso l’attuale, e costantemente informato con Pec anche il Sindaco Dott Cosimo Montagna che più di tutti dovrebbe tutelare e avere a cuore un patrimonio come il Quartiere Fieristico come sbandierato in campagna elettorale, che gli spazi espositivi del Quartiere Fieristico non sono a norma poiché inagibili, inagibilità tra l’altro dichiarata alla mia azienda nel chiedere l’autorizzazione per Oggi Sposi dall’Ufficio SUAP del Comune di Galatina, e che la struttura è carente del certificato di prevenzione incendi: infatti, nel contratto di affitto di azienda concluso tra Fiera di Galatina e del Salento Spa e Fiera Salento Srl ed avente ad oggetto la gestione degli spazi espositivi è contrattualmente previsto che, prima di poter concedere in uso a terzi gli spazi espositivi al fine dell’organizzazione di eventi fieristici, l’affittuario aveva l’obbligo di effettuare tutte le opere di ristrutturazione e ammodernamento necessitate.

A tutt’oggi, invece, nessuna opera di ammodernamento e/o messa in sicurezza e/o adeguamento a norma degli impianti esistenti è stata realizzata dall’affittuario. Ciononostante, già diverse volte Fiera Salento Srl ha comunque organizzato e fatto organizzare nei locali del Quartiere Fieristico di Galatina diversi eventi fieristici, ciò che, incontrovertibilmente e inesorabilmente, mette a serio rischio l’incolumità degli operatori e degli avventori. Il rischio paventato sta nuovamente per verificarsi, in quanto è già pubblicizzata una nuova fiera sul tema del matrimonio in programma nel mese di ottobre 2015 nei locali del Quartiere Fieristico.

Nonostante nel contratto suddetto le parti avessero convenuto un canone di affitto estremamente contenuto proprio in considerazione della necessaria esecuzione di consistenti lavori di ammodernamento, ciò che aveva anche giustificato una lunga durata contrattuale, Fiera Salento Srl non solo non ha a tutt’oggi eseguito alcun lavoro di adeguamento dei padiglioni espositivi, ma, stando a quanto dichiarato dal liquidatore, non versa per intero il canone ovvero lo versa costantemente in ritardo. Viene spontaneo chiedersi: perché una società in liquidazione, anziché monetizzare l’attivo ed avviarsi verso lo scioglimento, decide di concludere un contratto di affitto con durata pluriennale, addirittura la richiesta è  ventennale, che ne impedisce di fatto la liquidazione? perché, nonostante ve ne siano le condizioni per gravi inadempienze contrattuali, la liquidatela non si scioglie dal contratto di affitto di azienda a suo tempo concluso con Fiera Salento Srl? perché la liquidatela ha consentito che si prescrivessero una serie di cospicui crediti vantati dall’Ente Fiera nei confronti di clienti, e conseguentemente li ha stornati dalle poste attive del bilancio, quando sarebbe bastato inviare una semplice lettera di messa in mora in dieci anni per evitarne la prescrizione? quanti altri crediti faranno la medesima fine nel prossimo futuro? e chi sono, allora, i debitori dell’Ente Fiera che beneficiano di tale magnanimità?  Il Prof. Avv. Giuseppe Positano ritiene che i soci di una società per azioni possano solo consultare i libri sociali, e non chiedere notizie; io, invece, ritengo che un’amministrazione trasparente del Bene Comune non possa che portare indubbi vantaggi per l’Ente Fiera e per l’intera collettività e tale amministrazione trasparente compresa anche quella di Palazzo Orsini, ove non vi sia nulla da nascondere, come ritengo sia nel caso di specie, non può che passare dal fornire risposte chiare alle domande che vengono poste dai soci e dai cittadini.