Stemma Galatina

di p.z.

E’ un vecchio detto che sentivo spesso pronunciare da mia nonna quando voleva significare che non sempre l’onestà paga l’onesto. A ben guardare ed osservare ci rendiamo conto sempre di più di quanto in quei proverbi o detti sia raccolta e tramandata la saggezza e l’ esperienza  di vita di diverse generazioni.   Lasciamo da parte i  ministri che si ritrovano case pagate a loro insaputa o i ministri che hanno evaso Ici, IMU e, sempre a loro insaputa, si ritrovano palestre affittate con contratti fantasma. Restiamo nel nostro piccolo, nei nostri piccoli fatti quotidiani, piccoli ma non per questo meno significativi. Mi limito alla semplice esposizione della vicenda. le conclusioni traetele voi.  Dunque,  un signore, che per comodità di esposizione, chiameremo sig. Furbetto, ha realizzato abusivamente un immobile, o parte di esso. Giunge un momento che, forse perché  intende venderlo, decide di regolarizzarlo e chiede al Comune che gli venga rilasciata una Concessione edilizia in sanatoria e  chiede addirittura che gli venga anche rateizzato il pagamento dei relativi oneri di urbanizzazione.  Il sindaco Montagna riunisce l’Esecutivo e dopo lunga riflessione (?)  deliberano quanto segue: “ Il rilascio delle Concessioni edilizie in sanatoria è subordinato al pagamento degli oneri concessori  e che in relazione al rilascio delle suddette Concessioni ed al pagamento degli oneri concessori viene chiesta la rateizzazione delle somme da corrispondere al Comune. Derivando queste richieste da difficoltà economiche debbono essere accolte”. Ciò è quanto previsto dalla stessa legge  per le ordinarie concessioni edilizie. Però in questo caso siamo di fronte non ad una richiesta di ordinaria concessione bensì ad una richiesta di concessione  in sanatoria. Insomma è stato commesso un reato per cui viene a mancare l’ordinaria richiesta. Il sindaco e la Giunta (per completezza di cronaca informiamo che l’assessore Forte risultava assente) deliberano invece che dette somme possono essere rateizzate ” perchè si devono adottare gli stessi criteri utilizzati per la rateizzazione degli oneri di urbanizzazione ordinari”. Concedono, pertanto, al sig. Furbetto di poter ripartire l’importo complessivo (non ci è dato di evincere dalla delibera se nella rateizzazione è stata compresa  anche la sanzione amministrativa che in questi casi prevede un minimo di 516 euro ed un massimo rapportato alla gravità dell’abuso commesso) in quattro rate semestrali rilasciandogli la Concessione edilizia in sanatoria al pagamento della prima rata e relativa sottoscrizione di polizza assicurativa di importo pari alle tre rate rimanenti. Il sig. Furbetto al pagamento della prima rata si ritroverà quindi con un immobile sanato di cui potrà disporre a suo piacimento, anche venderlo.