Cronaca/di pietro zurico

Comincia a schiarirsi l’orizzonte della vicenda “Kartodromo” immobile utilizzato a parcheggio dalla Park Fun in occasione del concerto dei Negramaro su concessione del Comune di Galatina.

Sarebbe stato tutto normale se non si fosse trattato di un bene che con sentenza definitiva della Suprema Corta di Cassazione del 10 aprile del 2018 fosse stato confiscato alla criminalità organizzata, concesso per 15 giorni al comune di Galatina e da quest’ultimo dato in subconcessione a terzi con scopo di lucro.

Questa per sommi capi, e in modo lineare, la sostanza della vicenda che ha scatenato un bufera politica a cui non è stata ancora scritta la parola fine. Si tratta ora di addentrarci, insieme a voi lettori, nei particolari della vicenda per tentare di capire chi politicamente è nel vero e chi bleffa. Lo faremo, come al solito, attraverso i documenti.

Dopo le polemiche post Concerto, vi è da annotare una interrogazione consiliare da parte di cinque consiglieri di minoranza che da fuoco alla miccia. Del contenuto dell’interrogazione abbiamo già dato notizia su queste pagine. Per chi non avesse letto o desideri rinfrescare questo è il link : https://www.ilsedile.it/galatina-concerto-negramaro-interrogazione-consiliare-urgente-con-richiesta-scritta-dei-consiglieri-loredana-tundo-sandra-ed-anna-antonica/

Le motivazioni addotte dal Sindaco nella sua risposta scritta ai Consiglieri, a supporto della legittimità del suo operato, vertevano su un postulato sillogico: avendo l’Agenzia per i Beni confiscati alla criminalità dato il proprio placet all’utilizzo di parte dell’immobile per parcheggio, allora la stessa area poteva essere concessa alla Società richiedente perché lo utilizzasse a parcheggio.

Scrive infatti il Sindaco :” Peraltro nella suddetta comunicazione non vi era riferimento alcuno ad un obbligo di utilizzo esclusivo da parte del comune richiamandosi solo l’impegno a tenere indenne l’agenzia da eventuali responsabilità per danni eventualmente derivanti a terzi dall’utilizzo del terreno in argomento è l’invito a predisporre quanto necessario ad interdire a terzi l’accesso all’edificio e ad eliminare eventuali situazioni di rischio e o pericolo ove presenti con relativi oneri e responsabilita’ ad esclusivo carico del comune.

Da tanto è derivata la concessione in uso di tale area per la sua utilizzazione a parcheggio funzionale alla realizzazione dell’evento e ciò anche evidentemente in deroga a quanto previsto dall’articolo 48 del codice Antimafia e senza pregiudizio alcuno per le finalità perseguite dalla norma in questione in ragione della provvisorietà della concessione in uso circoscritta ad una porzione pertinenziale dell’immobile per un termine ristretto ad appena 15 giorni. (…)

Comunico infine che non è stata sottoscritta convenzione con la società stante la specifica assegnazione temporanea dell’area in rapporto all’eccezionalità dell’evento ed il ridotto periodo temporale previsto per l’utilizzo della stessa. In ogni caso la continua interlocuzione con la Prefettura di Lecce presso cui era istituito un tavolo tecnico dedicato all’organizzazione della manifestazione ha confortato l’amministrazione circa la modalità di gestione del procedimento in questione“.

La risposta del Sindaco non sembra convincere non solo i 5 consiglieri di minoranza ma neanche la Prefettura di Lecce e lo stesso Direttore dell’Agenzia Nazionale, Dott. Bruno Corda, che informato dei fatti tramite la stessa interrogazione consiliare, invia al sindaco Vergine una pepata richiesta di informazioni.

Con la predetta nota è stato evidenziato – scrive il Direttore – che in occasione della manifestazione tenutasi in data 12 agosto ultimo scorso all’interno dell’area dell’aeroporto militare Fortunato Cesari codesto Ente (Comune di Galatina n.d.r.) avrebbe affidato in gestione alla società Friends and Partners i terreni siti in contrada Pini sottoposti a confisca definitiva (…).

E’ stato inoltre evidenziato che la citata società avrebbe preteso il pagamento di un ticket pari ad euro 20 per ogni vettura che ha utilizzato la predetta area quale parcheggio.

E’ appena il caso di rilevare che la titolarità del bene è il presupposto indispensabile per un affidamento in gestione e/o sub concessione presupposto che nel caso di specie risulta essere mancante in quanto i terreni di che trattasi- in virtù del provvedimento abitativo ablativo definitivo- sono stati acquisiti al patrimonio dello Stato e gestiti dalla scrivente Agenzia Nazionale che nel caso di specie non ha fornito alcuna autorizzazione.

Inoltre laddove confermata la esposta circostanza, un eventuale utilizzo per finalità di lucro del bene confiscato avrebbe dovuto essere autorizzato dalla scrivente agenzia ed unicamente in favore del comune richiedente e non di qualsiasi soggetto privato secondo le modalità e le finalità previste dall’articolo 48 del codice antimafia.

Ciò premesso si chiede di voler fornire urgenti notizie in ordine alla sua indicata segnalazione al fine di consentire a questa Agenzia Nazionale di intraprendere tutte le azioni necessarie a tutela degli interessi erariali e qualora confermate di voler fornire copia degli atti afferenti alla sub concessione dei compiti alla già citata società.

Si rimane in attesa di urgente riscontro”

Queste le carte, a voi lettori le deduzioni. A noi resta da aggiungere che i 5 consiglieri di minoranza hanno chiesto di essere ricevuti a colloquio dal Direttore dell’Agenzia Nazionale, Dott. Bruno Corda. Top secret sui motivi della richiesta dell’incontro.