Lettere/di Piero Russo

Caro Direttore,

leggendo il suo articolo del 10 giugno u.s. apprendo che l’Amministrazione comunale di Galatina intende partecipare al bando di gara indetto con Avviso Pubblico n. 1/2015 della Regione Puglia avente per oggetto il finanziamento di strutture ed interventi socio sanitari.

In particolare si chiedono finanziamenti per i lavori di ristrutturazione dell’immobile, ex mercato coperto, in Via Principessa Iolanda, da destinare a Centro Sociale per anziani.

Benissimo…

Ma se non ricordo male già qualche anno fa un progetto riguardante la stessa struttura e presentato dalla precedente Amministrazione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri aveva già ottenuto un importante finanziamento.

Sarebbe interessante conoscere gli sviluppi di quest’ultimo bando.

Grazie e buon lavoro.

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Egr. Sig. Russo

Lei ha pienamente ragione. L’ex mercato coperto di via Principessa Iolanda era stato oggetto di un precedente finanziamento. Si Trattava
del progetto “4 Future – Incubatore d’idee”, proposto da un gruppo di associazioni in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Giovanili. Costo complessivo del progetto 200.000 euro.

Esso prevedeva il riutilizzo autogestito di laboratori di progettualità con cui aggregare capacità, risorse ed energie. All’interno era previsto un laboratorio che avrebbe dovuto offrire eventi tematici, workshop  e servizi innovativi per giovani interessati ad avviare una propria startup.

Un’idea mica male se avesse funzionato. Nel 2015 la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù approvò il progetto e lo cofinanziò con 180.000 euro. il restante importo sarebbe stato a carico del Comune di Galatina.

La realizzazione del progetto venne affidata alla costituenda ATS con “Città Fertile” (presentatrice del progetto e capofila), “Galatina 2000” e “Tecnosud Impianti”.

Nel dicembre del 2016 venne pubblicata la graduatoria dei progetti finanziati. Nel gennaio del 2017 venne comunicata dall’ATS la data di dei lavori che avrebbero dovuto essere terminati entro 18 mesi. Subito cadde la prima tegola in testa all’ATS: la Tecnosud Impianti fallì.

Sostituita l’azienda fallita con altra del settore, e quindi ricostituita L’ATS, il buio ed il mistero avvolse tutta la vicenda. Ogni congettura da questo momento in poi è ipotizzabile perchè è da questo momento che ebbe inizio il percorso che portò alla revoca del finanziamento.

La storia, quella documentata da atti pubblici, ritornò a far parlare di se il 12 giugno del 2017 allorché il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile inviò all’indirizzo cirino.carlino@archiworldpec.it una nota con cui chiese all’Associazione Città Fertile di trasmettere entro il 12 luglio 2017 la richiesta di erogazione della prima tranche del cofinanziamento unitamente alla relativa documentazione.

Il 12 luglio trascorse invano senza che Città Fertile desse segnali di vita. Fece seguito una seconda nota da parte del Dipartimento della Gioventù, con cui invitò nuovamente l’Associazione a trasmettere entro il 30 ottobre 2017 l’istanza di erogazione della prima tranche comunicando altresì che se entro detto termine non fosse pervenuto nulla l’Amministrazione avrebbe proceduto d’ufficio ad adottare il decreto di revoca del beneficio del cofinanziamento.

Anche il 30 ottobre trascorse invano e fu così che il cofinanziamento di 180.000 euro, con il decreto della Presidenza del Consiglio n.1090 del 2017, fu revocato. Ci rimase lo sventolio di bandiere, le dichiarazioni impettite e propagandistiche fatte alla stampa da Sindaco, Assessore alle Politiche Giovanili (con annesso codazzo) ed un pugno di mosche.

Resta da capire, sig. Russo, quale delle componenti (Amm.ne Montagna-ATS, o forse anche Amm.ne Amante) sia stata l’artefice del riprovevole epilogo di questa vergognosa storia. Io, questo, non so dirglielo. (pietro zurico).