Palazzo Orsini1Sembra strano a crederci  ed in effetti la cosa pare assai poco credibile, direi quasi che puzza. Puzza  perché si stenta a credere che in una pianta organica come quella del comune di Galatina, che comprende circa  170 dipendenti, non esistano soggetti con i requisiti richiesti dal bando dirigenziale dei Lavori Pubblici per  ricoprire l’incarico di attività di supporto al Responsabile Unico del Procedimento. Eppure è vero  tanto che l’Amministrazione Comunale sta cercando di procedere  al reperimento di una figura tecnica avente i requisiti <così difficili da reperire in organico>.  Ciò è quanto scritto nell’ ordinanza dirigenziale del responsabile dei Lavori Pubblici Rita Tabaschi che evidenzia  come sia stata <..accertata, ai sensi dell’art. 10 comma 7 del D. Lgs 163/2006 la carenza in organico di personale specifico atto all’espletamento dei  compiti propri del  Responsabile Unico del Procedimento>. Carneade chi era costui?  Vediamolo chi era costui, vediamoli questi requisiti richiesti che hanno reso questa figura così introvabile. Trattasi di <soggetti  aventi competenze di carattere tecnico in possesso di laurea in architettura o in ingegneria e/o diploma di geometri/periti industriali>.  Ci hanno detto, in  parole povere, che tra due dicasteri quali Lavori Pubblici e Urbanistica grondanti di ingegneri e geometri non esiste un ingegnere o un geometra idoneo al ruolo.  E non è tutto. Altri soggetti esterni che possono partecipare al bando sono quelli <aventi competenze di carattere economico –finanziario,  amministrativo, organizzativo e legale in possesso di laurea in giurisprudenza o economia e commercio o in scienze politiche>. Anche in questo caso impiegati comunali  muniti di una di queste lauree ce ne stanno a volontà ed anche con successivi  idonei master formativi.  A dar credito ad alcuni rumors la verità sarebbe alquanto diversa e sarebbe da ricercarsi altrove ossia nel fatto che sull’incarico molti si sarebbero sfilati mantenendosi alla larga in quanto oltre alle responsabilità che ricadono su chi lo ricopre  ci sarebbe il non trascurabile particolare che il personale interno non sarebbe remunerato ossia detto, papale papale,  oltre allo stipendio nulla entrerebbe nelle tasche del dipendente,  nessun euro extra come avviene, invece,  per altri tipi di incarichi interni. Alcuni volontari, nonostante tutto,  si dice ci siano stati e qui sembrerebbe essere scattata l’operazione dissuasione con i  <ma chi te lo fa fare, lascia perdere etc…>.  Stando sempre ai soliti rumors tutta la vicenda andrebbe letta ed interpretata  secondo questi due significativi particolari. 1) Il tecnico esterno per il solo assicurare 8 ore settimanali, per l’incarico percepirebbe 40.000 euro  al netto di IVA ed oneri previdenziali , 2) Nella dicitura contenuta nei requisiti di partecipazione che recita:< costituirà requisito premiante aver svolto attività tecnico-amministrativa presso un’amministrazione pubblica>.