Palazzo Orsini1di Pietro Zurico

Era da tempo che non si assisteva ad un Consiglio comunale così “blindato”. Un dispiegamento di forze dell’ordine che solo nelle occasioni speciali è dato di vedere. Non solo forze dell’ordine ma anche attivisti ambientalisti, rappresentanti di associazioni dei commercianti, commercianti ed anche tanti cittadini curiosi di sapere come finirà. La sala consiliare era insomma quella delle belle occasioni, quella dei tempi in cui tutto sommato la politica e la vita politica era molto più seguita e partecipata. Un tifo quasi da stadio in cui l’avversario, la squadra avversa, è sempre la colpevole di tutto.  Dell’arbitro poi non ne parliamo, per fortuna che in questo caso non esisteva un arbitro a meno che non si voglia assegnare il ruolo al presidente del consiglio Fernando Baffa che in ogni caso ha avuto il suo bel da fare nel vano tentativo di  raffreddare qualche bollente spirito, ma tutto sommato, anche se con un pò di affanno e qualche “invito” ricevuto, se l’è cavata benino senza dover fare ricorso alle forze dell’ordine. Si comincia comunque in sordina e quasi in silenzio, siamo in fondo solo nella fase iniziale, si stanno solo caricando i moschetti per essere pronti al momento del fuoco.

Così il sindaco Montagna può tranquillamente avvisare i consiglieri, noi lo avevamo già fatto nei giorni scorsi, che all’assessore De Donatis è stata conferita anche la delega al Bilancio.  Unanimità  all’ aggiornamento del piano comunale di emergenza civile. Qualche scricchiolio sull’approvazione del Piano tariffario, non sulle tariffe come pensavano le opposizioni che saranno appannaggio solo in un secondo momento della Giunta, bensì sul Piano. L’equivoco era nato perchè  al solo consigliere Viva era stata inviata anche una bozza con le tariffe. Voto contrario comunque da parte dei gruppi di opposizione. Per il consigliere Coluccia (‘UDC)  “perchè non è il caso nè il momento per caricare sulle spalle dei commercianti un altro balzello”. Per Viva (PDL)  ” perchè la legge non obbliga ad applicare nuove tariffe”. Per il rappresentante delle Liste Civiche il consigliere Amante “perchè i diritti di segreteria non saranno sostitutivi di quelli camerali ma aggiuntivi, e poi perchè demandare alla Giunta la loro quantificazione?”. Naturalmente il loro voto è stato contrario. Per l’assessore Russi, relatore per la maggioranza, “l’adeguamento è una necessità” mentre per la consigliera Daniela Sindaco “le tariffe sono aggiuntive soltanto alle parcelle dei commercialisti”. Il piano è comunque approvato e reso immediatamente esecutivo.

Poche parole da parte di tutti i consiglieri sull’ approvazione del regolamento per la pubblicità, la trasparenza e la diffusione della situazione patrimoniale dei titolari di incarichi politici. Il tempo di enunciare l’argomento da parte del Presidente che già se lo ritrova bello approvato e  reso esecutivo. Ed eccoci al punto focale della serata quello che tutti aspettano per dare il via allo spiegamento di trombe e sirene: il Parco Commerciale in Contrada Cascioni.

L’incitamento sale alto e forte ma se volete il rovescio della medaglia diciamo allora che l’aggressione verbale e morale è forte contro l’avversario che nello specifico è la maggioranza rea di permettere al barbaro straniero di cementificare la Contrada. I gruppi consiliari nell’arena danno dunque il via alla disputa. Incalza Amante ” Dov’è l’assessore Forte? Deve dimettersi”, prosegue Gervasi ” E’ una delibera della maggioranza ditelo a Rifondazione”, poi tocca al consigliere Pepe che chiede al Sindaco “Cosa succederà ora nella maggioranza?”  Ad ogni intervento il minimo sindacale che dagli spalti echeggia è oscillante da un educatissimo dimettiti a…. altro ed oltre. Per la maggioranza , che poi per l’occasione era opposizione, il consigliere della Rifondazione Comunista Longo afferma che ” il Parco è negativo per l’economia e noi di Rifondazione siamo contrari perchè impoverisce la nostra comunità”. Per il consigliere Congedo “bisogna avere memoria storica e ricordare quale è stata, da sempre, la posizione di Rifondazione”. Per completezza di cronaca dobbiamo segnalare che l’assessore Forte durante il Consiglio Comunale era sulla 167 a spiegare la differenziata. Prima del voto un monito del Sindaco alla sua squadra “Se da questa votazione non uscirà fuori  un voto che rappresenti la maggioranza qualificata del numero dei componenti della maggioranza, io mi dimetterò”. Il monito fatto con voce e piglio deciso ha avuto il suo effetto perchè dalle file della maggioranza i soli a votare contro sono stati i due consiglieri della Rifondazione, il resto tutti favorevoli compresi anche i consiglieri della minoranza. Naturalmente la palese presa di posizione del Sindaco non ha potuto nascondere che la gita alla marina di Pescoluse  non ha ottenuto del tutto l’effetto sperato e che alcuni nodi sembra proprio che prima o poi possano giungere al pettine se, malauguratamente, il nocchiero dovesse sbadatamente perdere la rotta.