La Giunta Comunale oppone un netto rifiuto ad ogni ipotesi di riattivazione proposta dal Piano Rifiuti della Regione Puglia

Colacem foto di repertorio

Colacem foto di repertorio

di p.z.

Lo avevano già detto in occasione dell’audizione promossa dalla V Commissione Consiliare in seguito all’adozione in Giunta Regionale del Piano Regionale dei Rifiuti Solidi Urbani del Maggio 2012. E’ stato ribadito in maniera assai decisa giorni fa usando l’espressione di “fortemente contraria ad ogni ipotesi di riattivazione del coincenerimento del CSS presso l’impianto Colacem di Galatina”. La Giunta Comunale di Galatina ha pertanto chiesto alla regione Puglia di stralciare ed escludere dalle alternative dal Piano Regionale dei rifiuri solidi urbani l’ipotesi del coincenerimento dei quantitativi di CSS compatibili sul piano tecnico con gli impianti ENEL e Colacem sia nella fase transitoria che in quella a regime.

La soluzione alternativa proposta è quella del recupero alternativo all’incenerimento di tutto ciò che può essere recuperato in modo diverso. La decisione è stata adottata in ossequio ai dati, tristemente noti e censiti dagli organi competenti, riguardanti l’alto tasso di inquinamento atmosferico nella provincia di Lecce rispetto al resto d’Italia ed in particolare in quella parte di territorio compreso tra i feudi di Galatina, Sogliano, Cutrofiano e Corigliano i quali hanno, appunto, al loro centro la Colacem. Si aggiunge poii dati riguardanti l’alto tasso di mortalità per tumori delle stesse zone rispetto al resto della provincia ed, infine, il fatto che già in passato l’Arpa è dovuta intervenire durante una prima sperimentazione di coincenerimento di CSS a bloccarne l’uso perchè i valori di inquinamento rilevati furono di gran lunga superiori alla norma ed ai limiti previsti dalla legislazione in materia.