foto di repertorio

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di Redazione

Un cittadino galatinese, L.G., recatosi come spesso usa fare in un suo campetto in località Cascioni, dove nei momenti di libertà dal lavoro va per coltivare quello che è un suo hobby, trova la cattiva sorpresa di trovare un cartello che gli è stata posta la zona sotto sequestro con tanto di timbri dell’ASL, perchè presumibilmente ritenuta avvelenata.  Cosa era potuto mai succedere? Lo scopre poco dopo interpellando il personale specializzato dell’Asl. Un cane era stato ritrovato morto dai suoi proprietari all’interno del suo orto ragion per cui avevano sporto denuncia. Intervenuti successivamente i tecnici dell’Asl ed effettuata l’autopsia sulla povera bestiola la stessa è risultata essere morta per avvelenamento. La zona è stata sottoposta immediatamente sotto sequestro ed al malcapitato non è rimasto altro che recarsi immediatamente nella locale stazione dei Carabinieri per depositare una memoria spontanea di assoluta estraneita a quanto successo. In essa il sig. L.G. ha dichiarato di non aver mai usato in vita sua diserbanti, insetticidi, antiparassitari o qualsiasi altra forma di veleni solitamente usati nelle campagne. In essa vi ha trascorso sempre in modo hobbistico il suo tempo libero. ” L’unica forma di concimazione che uso per la campagna- ha dichiarato-  è il concime naturale ed i prodotti coltivati sono di esclusivo consumo personale”. Per ora per il sig. L.G. nessuna possibilità di poter innaffiare i suoi prodotti e se proseguano questi caldi si dubita che per quest’anno potrà ancora giovarsi delle delizie del suo orto in quanto sino a quando non saranno effettuate le analisi del terreno che accertino la sua estraneità alla morte del cane, non potrà porre piede nel suo oticello.