“La responsabilità è del Comune: avrebbe potuto salvare un presidio di legalità ma non ha mosso un dito”

selPolitica/ Comunicato Stampa SEL Galatina

«La soppressione del Giudice di Pace è solo l’ultima goccia di un depotenziamento continuo e sistematico che sta colpendo giorno dopo giorno Galatina. Ma stavolta la responsabilità è del Comune: avrebbe potuto salvare un presidio di legalità ma non ha mosso un dito. La misura è colma, l’amministrazione Montagna abbia pietà per Galatina e in un sussulto di dignità rassegni le dimissioni»

È durissimo l’attacco del circolo di Galatina di Sinistra, Ecologia e Libertà nei confronti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Cosimo Montagna, dopo la pubblicazione del decreto del Ministero della Giustizia, che ha soppresso il Giudice di Pace di Galatina (nonché di Campi Salentina e Otranto) salvando invece quelli di Alessano, Casarano, Gallipoli, Maglie, Nardò, Tricase e Ugento.

«Località meno popolose e meno baricentriche di Galatina conservano l’ufficio del Giudice di Pace, avendo garantito al Ministero della Giustizia la compartecipazione alle spese di funzionamento. Qui, invece, l’amministrazione Montagna non ha mosso un dito e la nostra comunità e tutto il suo hinterland vengono mortificati e privati di un presidio di legalità fondamentale, specie in un territorio a rischio di infiltrazioni criminali»

La soppressione del Giudice di pace galatinese, effetto del decreto firmato nelle scorse ore dal neoministro Andrea Orlando, è solo l’ultimo episodio di una sequenza di chiusure o spostamenti di presidi pubblici, uffici periferici, agenzie distaccate che finora avevano reso Galatina baricentrica rispetto ad un’area anche più vasta del suo stretto hinterland.

«Abbiamo assistito al penultimo atto qualche giorno fa con i finanziamenti sull’edilizia scolastica: il “decreto del fare” ha destinato quasi 7 milioni di euro alla provincia di Lecce, ma neanche un centesimo a Galatina. L’ultima goccia, ora, è rappresentata dalla soppressione del Giudice di Pace. Non sappiamo se in queste sciagurate decisioni conti di più l’incapacità degli amministratori guidati da Cosimo Montagna o il loro disinteresse per la cosa pubblica. Sappiamo, però, che la misura è colma. Al sindaco e alla sua giunta chiediamo un ultimo gesto di pietà per Galatina:le dimissioni».

CIRCOLO SEL GALATINA