L’ordinanza da adito a molti  interrogativi circa il decreto ingiuntivo di 2.650.000 euro fatto dalla CSA al Comune. La maggioranza convochi un Consiglio Comunale tematico in mancanza lo chiedano le minoranze. 

camion-spazzaturaCronaca/di p.z.

Galatina– Siamo all’ennesimo “ordine”  di continuare il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani fatto dal Comune alla CSA. Come ben sapete la CSA nacque nell’anno 2000. Il 12 aprile del 2000 fu registrato il contratto di disciplina del servizio tra le parti a cui fu assegnata una durata di 9 anni. logica o contratto avrebbe voluto che nel 2009 la CSA avesse cessato la sua attività ed il suo rapporto con il Comune di Galatina di cui era socia di minoranza.

Dalla ordinanza sindacale si ricava un vuoto “legislativo” dal 2009 al 2012. Infatti è soltanto nel dicembre del 2012 che appare l’ordinanza sindacale n. 32 con cui si ordina alla CSA di proseguire il servizio, salvo completamento di procedure di gara per l’individuazione di altra dittà appaltatrice,  sino al 30/06/2013 agli stessi patti e condizioni del precedente contratto e con un importo annuo di 3.273.021,28 euro.

Scaduti i primi sei mesi, ossia giunti nel Giugno del 2013, interviene una nuova ordinanza sindacale la n. 22 che ordina, spiegheremo successivamente il perchè, di proseguire il servizio sini al 31/12/ del 2013 alle stesse condizioni e patti del precedente per la somma annua di 3.273.021,28, sino al dicembre del 2013.

Nel frangente, e siamo ai nostri giorni, ecco un’altra ordinanza sindacale con cui si ordina alla CSA di proseguire il servizio sino al 30/06/2013 agli stessi patti e condizioni per la somma complessiva annua di 3.594.317,60 euro.

Tutto ciò si è verificato, e non solo per quella, per colpa della dannatissima legge regionale n.24 del 24/08/2012 con la quale si intendeva disciplinare il ciclo integrato di gestione dei rifiuti urbani ed assimilati in attuazione della normativa nazionale ed in particolare l’art. 24  faceva divieto ai Comuni di indire nuove procedure di gara per l’affidamento dei servizi di spazzamento, raccolta e trasporto.

Questo servizio è affidato alle ARO, Galatina fa parte dell’ARO LE/5 che entro 90 giorni dalla citata legge avrebbe dovuto attivare le procedure di affidamento del servizio di raccolta, spazzamento e trasporto dei rifiuti urbani. L’Assemblea dell’Aro LE/5 si è insediata soltanto nella riunione del 03/09/2013 ed è ancora in fase di approvazione la costituzione dell’ufficio unico dellAro che avvierà le nuove procedure di gara. Come direbbe Di Pietro ” Capisci a me per quanti anni  parleremo ancora di CSA”? 

Ecco spiegato, quindi, il motivo per cui dal 2012 siamo in continue proroghe di assegnazione del servizio alla CSA. Tutto ciò però non spiega due cose. La prima è quel vuoto legislativo dal 2009 al 2012 in cui era già scaduto il contratto del 2000  per la durata di 9 anni.

La seconda ci riconduce al decreto ingiuntivo con cui la CSA ci chiede di pagarle la somma di 2.697.840,38 per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti non pericolosi. Non si riesce proprio a capire a quale titolo la Società chieda queste somme al Comune visto che il servizio è stato quantificato in un costo annuo ben preciso ed il contratto è stato regolarmente sottoscritto dalle parti registrato e depositato. Se tale importo è stato accettato come corrispettivo del servizio reso come mai spuntano queste richieste di nuove ed ulteriori somme di denaro? Se ha sforato, rispetto alle somme a disposizione, inutile invocare il pareggio dei costi , si ricerchino i responsabili dello sforamento , i controllori che non hanno controllato e si faccia pagare dalle loro tasche.

Oltretutto, ultimo particolare, da una sommatoria analitica delle cifre che a vario titolo e per i vari anni sono riportate e richieste dalla CSA  risulta una somma superiore a quanto complessivamente richiesto nel decreto. Come dicevamo qualcosa, anzi molte cose, non quadrano, ed una pubblica assemblea o meglio ancora un Consiglio Comunale tematico servirebbe di sicuro a chiarire alla città ed ai cittadini i veri termini di tutta la situazione. Se non sarà la maggioranza a farlo si facciano promotrici le minoranze ma si parli chiaramente su questo spada di Damocle che pende sul capo dei cittadini.