Cronaca/di pietro zurico

Galatina sembra ormai il paese dei balocchi. Da giorni è stato dato il via ai lavori di maquillage della Villa S. Francesco. Da giorni l’albo comunale online del comune di Galatina è orfano di un qualsiasi atto pubblico che abbia autorizzato l’inizio di detti lavori.

Supponiamo che il mandatario dei lavori abbiano fatto quanto di sua competenza per la regolarità della sua azione ma altrettanto non si può certo dire degli Uffici comunali. Quantomeno in ossequio alla legge sulla trasparenza.

Ma cosa prevede la transazione ed il progetto esecutivo approvato in Consiglio Comunale? E’ doveroso un breve excursus per capirci qualcosa in più in questa vicenda che lineare non lo è stata ed ancora continua a mantenere aspetti di opacità almeno per quel che riguarda il muro della scuola.

La vicenda ha preso il via nel 2020 allorché il Dott. Giovanni Maria Tartaro, in qualità di Legale Rappresentante della Clinica “San Francesco” s.r.l. ha presentato il progetto esecutivo e fatto richiesta della concessione della relativa licenza.

I conteggi effettuati dagli uffici comunali riguardanti gli oneri di urbanizzazione non hanno convinto i proprietari della Clinica, perché convinti della loro esenzione tenuto conto della peculiarità dell’intervento ragion per cui per cui hanno dato adito ad un ricorso al TAR che con sentenza del 30 novembre 2023 è stato accolto.

Restavano però ancora da definire le somme vincolate per le aree standard (parcheggi pubblici, aree destinate ad attrezzature, opere di urbanizzazione secondaria, etc) quantificate dall’Amministrazione in fase di monetizzazione in circa 60.000 euro. Con nota del 14.02.2022, il dott. Tartaro propone una transazione al Comune di  Galatina.

La Clinica avrebbe realizzato opere di riqualificazione urbana dello spazio pubblico prospiciente la Clinica (Villa S. Francesco) e del posto scoperto a sud dell’edificio scolastico del l° Circolo lungo Via Marche (secondo una proposta progettuale a firma dagli Ingegneri Giuseppe e Luigi Romano) per un importo quantificato, con eccessiva bontà, in  € 56.036. a compensazione di quanto dovuto.

In sintesi i lavori che la Società Tartaro si impegnava a realizzare consistevano, sommariamente, nell’abbattimento del muro e della ringhiera del tratto che contorna il lato Sud e la metà posta ad Est ed Ovest della piazza fino al viale centrale.

La ringhiera rimossa verrebbe fusa, ridipinta e collocata sul lato Nord del Viale centrale in modo da lasciare custodita e recintata l’area dei giochi dei bambini.

Il progetto prevedeva inoltre l’installazione di n.4 telecamere di videosorveglianza, la rifinitura con mattoncini di cotto nei lati in cui vi è stata la demolizione del muro e un riordino e ripristino dell’aree a verde tramite potatura di alcuni alberi e cespugli.

A tutto ciò, verrebbe aggiunto nel progetto esecutivo, a differenza di quanto riportato nella bozza di Delibera di approvazione della transazione “per il momento in attesa che la Soprintendenza dia il consenso all’eliminazione delle recinzioni sulla testata Nord e Sud dell’I.C. Polo1”. Il Consiglio Comunale nella seduta del 30 maggio 2023 approva la transazione proposta.

Ciò che suona strano, però, non rinvenendone alcuna utilità specifica, è l’abbattimento sia del muro che della ringhiera. Perchè eliminare opere fatte (e costate anche a caro prezzo) per preservare la Villa da atti vandalici e da covo notturno di spaccio ed uso di sostanze stupefacenti? Non sarebbe stato sufficiente a tal guisa l’installazione delle telecamere al suo interno ed il rafforzamento dell’illuminazione effettivamente scarso?

Invece attraverso le varie fasi di concertazione sul progetto lo stesso pare sia stato “alleggerito” proprio del potenziamento dell’illuminazione oltre che dal rifacimento dei marciapiedi che spariranno del tutto. E’ rimasta, invece, invariata la stima del costo dei lavori quantificata in 56.000 euro. Stima veramente eccessiva. Ma ormai il dado è tratto per la gioia dei proprietari della Clinica e dei loro padrini politici.

Risulta sempre assai difficile riuscire a capire se questi nostri amministratori e Dirigenti (nel secondo caso abbiamo meno dubbi) giochino nella squadra degli operatori economici o in quella dei cittadini.