Cronaca/di pietro zurico

Galatina – Ci vorrebbe un esorcista per farle togliere di dosso il malocchio perché di questo sicuramente si tratta. Maestranze e tecnici ci hanno messo, comunque, anche tanto del proprio. Stiamo parlando della lunga ed interminabile odissea della palestra di via Arno.

Dopo anni di blocco dei lavori da parte dall’allora RUP arch. Grimaldi, a causa della realizzazione di opere abusive rispetto al progetto originario sembrava che tutto si fosse finalmente risolto ed i ragazzi potessero finalmente godersi questa benedetta palestra.

Venerdì, 17 novembre (sarà stato un segno premonitore?), erano state consegnate le chiavi alle autorità scolastiche e fatta l’inaugurazione che peraltro e, per restare sempre in tema, aveva dato motivo per scaramucce di natura politica.

Sono passati soltanto pochi giorni da quel fatico venerdì 17 che durante la notte a cavallo tra il 22 ed il 23 novembre, causa l’abbondante pioggia, la palestra all’alba è stata trovata allagata. Il sopralluogo tecnico ha stabilito che questo nuovo inconveniente è dovuto a difetti delle guarnizioni dei finestroni a cui vanno aggiunte lesioni rinvenute nel lastricato solare che hanno permesso infiltrazioni d’acqua con il conseguente allagamento della palestra.

Naturalmente il malcontento è tangibile e non potrebbe essere diversamente. Le polemiche sui ritardi, che stavano per sopirsi sono riemerse anche per il fatto di essersi aggiunte nuove ed ulteriori situazioni che sono da collegarsi alla palestra in particolare e più in generale alla poca attitudine tra chi è preposto alla gestione politica delle problematiche scolastiche e le autorità scolastiche.

Gli immobili ad uso scolastico delle scuole dell’obbligo, e quindi anche le annesse palestre, sono come ben si sa di proprietà comunale ma affidate alla gestione del Dirigente a capo del plesso scolastico. L’utilizzo delle palestre, in particolare, oltre che per l’attività didattica sono concesse in uso anche alle società sportive su autorizzazione dell’Amministrazione comunale di concerto con le autorità scolastiche.

Ebbene, la palestra è stata concessa nelle fasce pomeridiane in uso alla società sportiva Magic Basket (ci scusiamo con la Virtus Basket per il refuso) e ciò, si dice, senza che vi sia stato non solo preventivo consenso ma neanche informativa alle autorità scolastiche e non tanto per concedere o meno permessi ma quantomeno perché si mediassero le diverse esigenze tra società sportiva e scuola. Infatti i docenti di Educazione Fisica, lamentano di non poter utilizzare, per lo svolgimento del programma ministeriale, la palestra anche in alcune ore pomeridiane.

Nella speranza che quanto prima la palestra possa essere funzionale, e sarebbe finalmente ora, si renderebbe necessario che politica e scuola si sedessero ad un tavolo e trovassero una soluzione valida per tutti, che non penalizzasse nessuno. Privilegiando, però, come è giusto che sia, le esigenze didattiche. Non per niente le chiamiamo palestre scolastiche.