Comunicato stampa “Liberi di”

Presente sul territorio per raccogliere le istanze dei cittadini e portale all’attenzione delle istituzioni. L’Associazione “Liberi di” ormai da anni svolge a Galatina il ruolo di “sentinella” per dare voce ai cittadini e contribuire a segnalare i problemi che interessano la città e il vivere quotidiano.

Circa un anno fa, alcuni rappresentanti dell’Associazione fecero un sopralluogo nel cimitero comunale per constatare le condizioni segnalate da alcuni cittadini e sollecitare la precedente Amministrazione ad una maggiore attenzione alle esigenze degli utenti tra cui la pulizia, il decoro del luogo, la sua sicurezza e la disponibilità di nuovi loculi.

Ora, “Liberi di” torna a porre attenzione sui servizi cimiteriali che, come spiega il referente Massimo Giannini, “rivestono un’importanza enorme nei rapporti che il cittadino intrattiene con l’Amministrazione comunale. Devono essere sempre garantiti la pulizia, la manutenzione, servizi che sono sicuramente migliorati in questi ultimi mesi, ma, considerando che il cittadino viene a contatto con questo luogo in un momento estremamente delicato della propria esistenza, quale quello legato alla perdita di una persona cara, sarebbe opportuno effettuare un servizio di apertura con orario prolungato. E’ una proposta che è giunta alla nostra Associazione da più di qualche cittadino ed è legata a una esigenza strettamente personale ed affettiva oltre che di comodità per chi, durante la giornata, non ha la possibilità di recarsi al cimitero per gli orari di lavoro”.

Una proposta che, secondo i rappresentanti di “Liberi di”, potrebbe essere valutata ed accolta positivamente  dall’Amministrazione comunale visto il minimo impatto sulla fruibilità e sulla organizzazione del servizio.

“Per attuare questo intervento è opportuno garantire più sicurezza e lo si potrebbe fare installando, ad esempio, le foto-trappole in dotazione alla Polizia Locale, già utilizzate per combattere il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Sarebbero un ottimo deterrente assieme ad una corretta segnalazione con cartelli installati all’interno del cimitero” – conclude Massimo Giannini.