“Impareggiabile il racconto della favola sulla <novità e legalità>.  Pensate, non si sono accorti che a furia di raccontarla il paese si è addormentato”.     

FavoleCronaca/ di Veronica Romano

Nessuno mai potrà togliermi la certezza che da questa “maggioranza” che ha in “andare altrove”  il suo centro di gravità permanente e nel PD il suo punto di riferimento apparente, passerà il futuro della nostra città.

Né  mai nessuno mi toglierà la certezza che sempre dalle fila di questa  “gagliarda” maggioranza nasceranno le nuove leadership del paese e anche il nuovo leader che già in primavera potrà sedere nel parlamento.

E’ francamente un processo irreversibile, una realtà che ancora non si vede ma che sta lì, lì per venir fuori.

Non ci resta che aspettare, stavo per dire che piangere. I primi segnali non tarderanno, già si nota un certo che di speciale da come amministrano la cosa pubblica, dal nuovo modo di gestire la cosa pubblica.

Una nuova classe politica “silenziosa e seria”  si aggira nelle stanze del Palazzo della Città, lasciando al suo passaggio una profumo di bucato.

Hanno riorganizzato gli uffici, eliminato sprechi e burocrazia.

Il “popolo” per la prima volta si sente orgoglioso di vivere in una comunità amministrata con cotanto ingegno e si sente altresì orgoglioso d’essere rappresentato da una classe politica nuova e fresca che lavora in silenzio, senza fare rumore, senza farsi sentire, tanto che lo stesso popolo non conosce ancora le generalità” di gran parte di chi lo amministra.

Non vogliono apparire, vogliono solo dimostrare quello che sanno fare.                                                              E poi, vuoi mettere il modo con cui raccontano le favole?  impareggiabile il racconto della favola sulla “novità e legalità”.

Pensate non si sono accorti che a furia di raccontarla il paese si è già addormentato.

Meno male che non hanno vinto quegli “altri”  quanti guai avrebbero combinato, quanto “casino” avrebbero armonizzato. L’abbiamo scampata bella, siamo stati  fortunati.

Sono sempre Veronica, amo la politica, amo quel che resta della politica, amo quel che resta della mia città.