Circolano forti dubbi sulla “qualità” del ricorso respinto di Galatina.

legge uguale

di Redazione

Il Tribunale amministrativo regionale, sezione di Lecce, ha bollato il provvedimento con cui il ministero della Giustizia ha concesso alle sedi di Maglie e a Nardò – e solo a loro – di continuare a operare in qualità di edifici in uso al Tribunale di Lecce, per il solo contenzioso civile pregresso, per i prossimi due anni perchè lo ha ritenuto illeggittimo. Il Tar non contesta certo la deroga alla riforma, sostiene soltanto che anche la sede di Casarano avrebbe dovuto rientrare nel novero delle sezioni da salvare. E dunque i giudici amministrativi danno seguito a questo convincimento, concedendo un decreto sospensivo di quel provvedimento e, di fatto, tengono ancora in vita Casarano. Almeno fino alla discussione nel merito, che avverrà nella «prima udienza pubblica utile del mese di gennaio 2014».

Le conseguenze di questa decisione sono due, fondamentalmente. La prima è che la sede di Casarano – quantomeno fino al prossimo gennaio – continuerà a trattare i processi civili pendenti al 13 settembre. Il ricorso fatto dal Comune di Galatina, come ben sapete, è stato respinto dal Tar di Lecce e la sentenza sul caso Casarano sembra stia accreditando le voci che circolavano, tra un cartone e l’altro del trasloco dalla sede del Tribunale di Galatina a quella di Lecce, che il ricorso non fosse stato fatto nella giusta maniera.