Gli alunni della II^ A della Giovanni XXIII Polo 3 di Galatina cantando, ballando e recitando in latino hanno spiazzato tutti.  

 

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Eventi/di Malu Spagnolo

Galatina – Ricevere un invito per assistere ad una recita dei propri figli, interamente in latino, avrà sicuramente spiazzato i genitori degli alunni della classe II A della Scuola Secondaria di I grado “Giovanni XXIII” dell’Istituto Comprensivo Polo 3 di Galatina.

Avranno sicuramente cercato di rispolverare quanto di latino fosse rimasto nella loro memoria, ma quelle cinque declinazioni e quella astrusa consecutio temporum li avranno terrorizzati e convinti a far buon viso a cattivo gioco e, per amore dei figli, indossare la maschera della rassegnazione e prepararsi a trascorrere una mezz’ora di pura noia!

Grande è stata invece la loro sorpresa quando, all’ingresso della scuola, hanno trovato i loro figli vestiti da antichi Romani (grazie alle tuniche generosamente offerte dal dott. Federico Tundo, capo dei ministranti della Parrocchia di San Pietro e San Paolo) che hanno dato vita ad una simulazione, in chiave moderna, di una lezione di geografia nel I sec. d.C. .

I ragazzi hanno cantato, ballato e dimostrato al pubblico come si può imparare e parlare il latino, divertendosi. Nel corso dell’anno, hanno sperimentato, sempre in maniera giocosa, i dettami del metodo Ørberg, una metodologia per l’insegnamento del latino e del greco basata sulle strategie dell’apprendimento delle lingue dal vivo.

Le lingue classiche vengono apprese come se fossero parlate, utilizzando testi che l’allievo può leggere e comprendere immediatamente senza traduzione e senza spiegazioni nella sua lingua materna.

Il latino, si sa, ha turbato non poco i sonni di tanti studenti delle superiori e proporlo in una scuola media, dove non figura nemmeno come materia curricolare, poteva sembrare un azzardo. Ma il Polo 3 ha raccolto il guanto di sfida e ha fatto sua la lezione di Erasmo da Rotterdam “Et haud scio an quidquam discatur felicius, quam quod ludendo discitur.” (E non so se ci sia qualcosa che si impara con migliori risultati di ciò che si impara giocando”)

Un ringraziamento sentito va tutti i ragazzi della II A e alle loro famiglie per per l’impegno profuso e per l’entusiasmo con cui hanno aderito alle attività proposte dai docenti!