Contestato metodo e connivenze. Le dichiarazioni del consigliere Spoti.

Cronaca/ di p.z.

Galatina – Si ritorna a parlare del DUC (Associazione del Distretto Urbano del Commercio di Galatina). Per il momento ne abbiamo sentito parlare solo in occasione dell’ atto costitutivo, di pagamenti vari e di nomine.

Ritorniamo anche questa volta a parlare del DUC  perché sono state fatte delle nomine.

L’art. 8 dello Statuto, relativo alle competenze dell’Assemblea di detta Associazione, prevede che essa sia composta  dai Soci fondatori, Soci ordinari e da due consiglieri comunali di cui uno di maggioranza ed uno di opposizione.

A tanto ha provveduto il sindaco Amante che con proprio decreto, il n. 05 dell’11 ottobre 2018, ha provveduto alla nomina dei due consiglieri comunali che rappresenteranno il Comune e la scelta è ricaduta per la maggioranza sui consiglieri Danilo Patera per la maggioranza e per l’opposizione la consigliera Paola Carrozzini. Ai due consiglieri rappresentanti sono stati conferiti i più ampi e necessari poteri per assumere ogni utile decisione dando “sin da ora rato per valido” l’opera dei sunnominati consiglieri.

Sempre secondo quanto si legge nel decreto di nomina il Sindaco avrebbe scelto i due consiglieri in applicazione della norma sulle pari opportunità tra uomini e donne finalizzato a conseguire l’equilibrio della rappresentanza di genere.

Certo che tra le fila della minoranza vi è soltanto una donna, a differenza delle tante che vi sono tra le fila della maggioranza, se proprio avesse voluto rispettare questa norma,  il Sindaco avrebbe potuto, magari, tranquillamente selezionare una consigliera donna tra la maggioranza e per vari ed ovvi motivi, il consigliere De Pascalis, altro candidato, per la minoranza.

Ma vi è qualcosa in più secondo quanto raccolto dalle dichiarazioni del consigliere Spoti.

“Contestiamo innanzi tutto il metodo adottato per giungere alla nomina dei due consiglieri in seno all’Assemblea del DUC – ha affermato il consigliere socialista- Siamo stati convocati a Palazzo Orsini per scegliere un nominativo da segnalare al sindaco per la nomina nell’Assemblea del Duc in rappresentanza della minoranza”.

” Ho insistito – continua Spoti- affinché fosse segnalato il nome del consigliere De Pascalis perché ritengo, e dovrebbe saperlo benissimo anche il sindaco avendo frequentato per motivi di lavoro per tantissimi anni la sua azienda, sia più idoneo e qualificato per assolvere quell’incarico proprio per la sua esperienza e qualità imprenditoriale. Qualcun altro non ha voluto farsi da parte ed il sindaco Amante, potendo scegliere, ha voluto continuare nella sua politica dispensatrice di benefit elettorali”.

” Con i suoi metodi e con la sua scelta – ha concluso – Amante si è voluto esimere dall’affrontare in Consiglio Comunale l’argomento nomine. Ritengo fosse quello l’unico luogo deputato per discutere e scegliere.  Avremmo magari discusso di criteri ed opportunità per le quali una scelta avrebbe potuto essere migliore di un altra. Invece nulla di tutto ciò, meglio la politica fatta nella penombra che quella alla luce del sole e purtroppo anche ben sostenuta da chi ha sostituito il proprio ruolo di controllore con quello di camuffato connivente. E’ la solita storia dei trenta denari.”.