Contrattacco di Montagna e Russi: “Ricostruzioni e conclusioni non rispondenti alla realtà” 

Palazzo Orsini1Politica/ Comunicato stampa da Palazzo Orsini

Galatina –  I recenti interventi di varie forze politiche locali in merito alla questione della soppressione della sede del Giudice di Pace di Galatina impongono una chiarimento ed una precisazione, allo scopo di smentire ricostruzioni e conclusioni non rispondenti alla realtà, rispetto ad un argomento che avrebbe imposto, per chi in questi giorni ha scritto, un maggiore approfondimento.

E allora appare doveroso, per verità di notizia e per onestà di informazione, riepilogare, e rammentare a tutte le forze che si sono espresse in merito, il percorso intrapreso e portato avanti da questa Amministrazione, all’indomani del Decreto Legislativo n. 156/2012 di riordino della geografia giudiziaria. Sin dai primi giorni del mese di novembre 2012, infatti, il Comune di Galatina, nell’obiettivo dichiarato di mantenere la sede del Giudice di Pace di Galatina, ha convocato una serie di incontri con i Sindaci dei Comuni ricadenti nel territorio del predetto ufficio giudiziario, con il coinvolgimento della locale Camera Forense, allo scopo di esplicitare gli impegni richiesti dal Ministero per il mantenimento della sede e la disponibilità dei Comuni ad assumere i conseguenti oneri di gestione e funzionamento, che, secondo le stime effettuate, ammonterebbero a circa 150.000,00 euro/anno, dovendo gli enti locali garantire l’erogazione del servizio giustizia con personale proprio. Tuttavia, la difficile situazione finanziaria in cui versano, ormai da anni, gli enti locali, in uno con la oggettiva impossibilità per i comuni sia di mettere a disposizione proprio personale per l’erogazione del servizio che di assumere ulteriori unità (in ragione dei limiti imposti dal patto di stabilità), hanno fatto registrare l’indisponibilità di tutti gli altri Comuni coinvolti ad associarsi e/o convenzionarsi per il mantenimento della sede e la dichiarata impossibilità di sostenerne, sebbene proporzionalmente, i costi. Da qui, l’impossibilità di presentare la relativa istanza al Ministero competente.

Stupisce che quelle stesse forze politiche, totalmente assenti nei tempi in cui questa Amministrazione, responsabilmente, si faceva parte attiva per il mantenimento della sede (come del resto ebbe a fare, in concreto, per la sede del Tribunale, potendovi attendere in assoluta autonomia), solo oggi si attivino rispetto ad un percorso del quale probabilmente sconoscevano sia le iniziative che gli esiti. In ogni caso, questa Amministrazione, ritenendo la sollecitazione, solo ora, rivolta dai vari attori intervenuti una espressa e consapevole assunzione di responsabilità delle surrichiamate forze politiche nella direzione del mantenimento della sede, evidenzia che, nuovamente, si farà parte attiva per una riconvocazione di un apposito tavolo di concertazione con i Sindaci del territorio, al fine di verificare la possibilità degli stessi di rimeditare sulla scelta a suo tempo effettuata, anche valutando un’ipotesi organizzativa alternativa; e, ove a tanto non dovesse addivenirsi, sarà cura dell’Amministrazione da me rappresentata sottoporre la questione all’attenzione del Consiglio Comunale, affinché, altrettanto responsabilmente, si determini in ordine alla volontà di mantenere la sede giudiziaria a totale carico del Comune; consapevoli tutti che l’assunzione dei relativi e consistenti oneri in termini di spese, anche di personale (non compensati da alcun trasferimento), influirà su ulteriori e diverse scelte che, in termini di erogazione di servizi propri, l’Ente è tenuto comunque ad assicurare.

Galatina, 13 Marzo 2014

 

L’ASSESSORE                                                                                                                 IL SINDACO

f.to Avv. Alberto Russi                                                                                             f.to Dott. Cosimo Montagna