Nel Palazzo della Cultura, alle 18.30, Marcello Quaranta presenta il suo libro- documento sui salentini al fronte russo. 

Russo1Eventi/Galatina/Comunicato da Palazzo Orsini

La libreria Fiordilibro in collaborazione con il Comune di Galatina – Assessorato alla Cultura, promuove ed organizza per lunedi 28 aprile, alle ore 18.30, presso la Sala “C. Contaldo” Palazzo della Cultura di Galatina, la presentazione del docu-libro di Marcello Quaranta Fronte Russo “c’eravamo anche noi” – Testimonianze e elenco completo dei soldati leccesi in Russia.

Saranno presenti il Sindaco dott. Cosimo Montagna, l’Assessore alla Cultura prof.ssa Daniela Vantaggiato, il prof. Mario Spedicato docente di Storia presso l’Università del Salento e l’autore Marcello Quaranta.

I successi militari della Germania in Europa e l’invasione dell’Unione Sovietica, spingono Mussolini a credere che ormai la vittoria sia a portata di mano e volendo sedersi da vincitore al tavolo della pace, istituisce un Corpo di spedizione italiano (CSIR) da inviare in Russia a fianco dell’alleato tedesco e nonostante l’Italia avesse subito delle gravi perdite già in Africa, Grecia e Albania.

Così il 30 luglio 1941 partono dall’Italia 216 vagoni ferroviari con 62000 uomini. Questo è quello che raccontano le cronache storiografiche, ma Marcello Quaranta autore del libro Fronte Russo “c’eravamo anche noi” e figlio di uno di questi ragazzi che partirono nel ‘41, lo dice chiaramente, il suo non è un libro di storia, ma una raccolta di memorie dei protagonisti di quella guerra. Il suo intento è quello di far riemergere dalle nebbie del passato nomi, volti ed episodi di una Italia di settanta anni fa sconosciuta e di cui nessuno parla più, è un voler ridare dignità a chi è stato dimenticato.

La letteratura corrente vuole che il peso di questa guerra fosse tutto sulle spalle del Corpo degli Alpini, le ricerche condotte negli anni dal nostro autore rivelano un’altra realtà: il Salento ha pagato il suo tributo a questa guerra ed è stato anche pesante. Marcello Quaranta sfogliando uno per uno migliaia di fogli matricolari negli archivi militari, ha rintracciato i nominativi dei giovani leccesi che vi hanno partecipato e di questi circa ottanta solo di Galatina.

Giovanissimi, mal equipaggiati, per la maggior parte analfabeti si ritroveranno catapultati nei rigori dell’inverno della steppa russa, in terre dai nomi impronunciabili. Molti di loro come qualcuno ha raccontato direttamente in diari e lettere, ma soprattutto da quanto hanno testimoniato i loro familiari, non si sono mai ripresi né fisicamente né moralmente.

Purtroppo l’ultimo reduce galatinese vivente è morto qualche giorno fa e non potremo sentire la sua voce, ma altre testimonianze sono state raccolte negli anni e fanno parte integrante del testo.

Il prof. Marcello Quaranta ed Emilia Frassanito della libreria Fiordilibro ringraziano gli Uffici Comunali ed in particolare l’Ufficio Anagrafe per il prezioso aiuto dato nella ricerca dei familiari dei redici di guerra.