L’ idea del Marchio Salento, come idea progettuale, è  un’iniziativa  fondamentale che “Valori e Rinnovamento” intende portare avanti per la terra più amata dagli italiani.

Wojtek PankiewiczCronaca/Comunicato stampa di Valori e Rinnovamento

L’ idea del Marchio Salento riteniamo che sia un’idea progettuale, strategica. Essa sarà, perciò, l’idea fondamentale che il nostro Movimento porterà avanti da questo momento. La lanciamo oggi in margine all’inaugurazione della Borsa internazionale del turismo di Milano, dell’annuncio del Ministro Bray di nuovi fondi europei per Beni Culturali salentini e mentre il Salento si conferma anche per il 2014 “Territorio dell’anno”, il territorio più amato dagli italiani, nel sondaggio sulle mete preferite dai vacanzieri, che la rivista “Italia Touristica” ha effettuato in vista dell’edizione 2014 della Bit. Nel sondaggio sono stati premiati in particolare il mare, il barocco, la cultura e la qualità enogastronomica.

Nella legislazione italiana, statale e regionale, non esiste un marchio per i territori che si impegnino a mettere in valore e a proteggere contemporaneamente il proprio patrimonio artistico e quello paesaggistico.

Lo scorso 29 gennaio, nel corso della riuscitissima conferenza-dibattito, da noi organizzata, sul tema “La cultura per uscire dal declino”, introdotta dalla pregevole relazione dell’editorialista Enrico Longo, la pittrice leccese Gabriella Legno, componente del Direttivo di “Valori e Rinnovamento”, nel suo intervento ha proposto la creazione di un Marchio Salento seguendo la felice esperienza francese Missione Valle della Loira. In Francia, infatti, ha spiegato l’artista salentina, si è creato un Marchio Val de Loire per questo paesaggio e per i numerosi castelli presenti e il risultato finora è stato di 280.000 nuovi posti di lavoro, 8 milioni di visitatori e un miliardo di ricavo annuo. Occorre allora mettere un Marchio anche al nostro paesaggio per tutelarlo e valorizzarlo alla perfezione sia dal punto di vista paesaggistico che architettonico. In provincia di Lecce, infatti, contiamo la presenza di una cinquantina di Castelli e di una trentina tra Palazzi Baronali, Marchesali, e residenze fortificate e castellate, siti archeologici, grotte, tratti di costa di una bellezza stupefacente e città d’arte arricchite da chiese e cattedrali meravigliose, oltre a tradizioni religiose (feste patronali, la Focara a Novoli , la processione Madonna dell’Altomare a Otranto, eccetera), musicali come La Notte della Taranta, ed enogastronomiche.

L’intervento pubblico è una componente essenziale per lo sviluppo del territorio, basato sulla valorizzazione del patrimonio artistico-culturale e sui legami trasversali tra la filiera culturale e le altre filiere interdipendenti, in primo luogo l’accoglienza turistica. La valorizzazione del patrimonio culturale ha dato un notevole impulso all’industria turistica dell’area Valle della Loira, che ha contribuito a sua volta alla crescita del reddito e dell’occupazione nel territorio.

Anche nel contesto italiano ( Torino e Siena ) negli ultimi anni si sono diffusi progetti culturali e strategie che ambiscono a uno sviluppo territoriale “culture driven”. Ora il Movimento “Valori e Rinnovamento” ha articolato e porterà avanti la proposta del MARCHIO SALENTO.

CERCHEREMO DI PROMUOVERE LA PIENA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO SALENTINO ATTRAVERSO UNA STRATEGIA D’INSIEME E INTEGRATA CON ATTIVITA’ CULTURALI, IL TURISMO, ARTIGIANATO, AGROALIMENTARE, ENOGASTRONOMIA , LE NUOVE PROFESSIONI E LE NUOVE IMPRESE LEGATE AI BENI CULTURALI. SARA’ QUESTA LA CHIAVE (ANCORA TROPPO POCO PRATICATA DA POLITICI E IMPRENDITORI SALENTINI) PER UN SALTO DI QUALITA’ CHE FARA’ DELLA NOSTRA PROPOSTA UN ASSE DI COESIONE SOCIALE E DI SVILUPPO.

Nei prossimi giorni per illustrare la proposta e promuovere la costituzione di una Cabina di Regia, incontreremo i rappresentanti di : Regione, Provincia, Comuni, Sindacati, Confindustria, Confartigianato, Camera di Commercio, Ordini Professionali eccetera. Siamo convinti che sia questa l’idea strategica vincente per lo sviluppo del Salento in modo coerente con la sua vocazione. E’ necessario, lo ripetiamo accoratamente, quindi preservare il nostro paesaggio da deturpazioni di vario genere come gasdotti, distese selvagge di torri eoliche e pannelli fotovoltaici, trivelle nel nostro mare. Crediamo , alla luce di tutto ciò, che sia un obbligo per tutti proteggere la bellezza delle nostre terre e la magia che le avvolge e promuovere il nostro territorio nel mondo. Creare il Brand Salento darebbe al nostro territorio la certezza di salvaguardare la sua bellezza artistica e paesaggistica, porterebbe occupazione e ricchezza, e la possibilità di mantenere il posto che merita agli occhi del mondo

Wojtek Pankiewicz