Interrogazione dei consiglieri regionali forzisti Aloisi, Barba, Congedo e Mazzei all’assessore alla Sanità

FazziPolitica/Bari/ Comunicato stampa

“Chiediamo lumi alla Giunta regionale e all’assessore alla Sanità sul caso dell’utilizzo di personale esterno nella Asl di Lecce”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di Forza Italia Antonio Barba, Aldo Aloisi, Erio Congedo e Luigi Mazzei, che hanno depositato un’interrogazione urgente.

“L’azienda sanitaria locale – proseguono gli esponenti del Gruppo regionale – è venuta meno ad un accordo del 2012 per il Seus 118 che disciplinava l’attività di soccorso dei pazienti colpiti da infarto miocardico, il sostegno alla rete cardiologica ed altre.L’accordo, ad oggi vincolante, ha garantito fino al primo luglio il fabbisogno di personale dei Pronto Soccorso aziendali senza che si presentassero problemi. Oggi, però, l’Asl ha deciso di recedere dal contratto senza neppure comunicarlo ai medici e al personale, obbligandoli a prestare la loro opera in libera professione ed esclusivamente nelle postazioni 118. Quindi, la rete cardiologica, fino ad oggi garantita, è privata della presenza dei medici del 118″.

“E ancor- proseguono gli interpellanti- sempre con la stessa decisione del 26/06/2014, l’Asl ha annunciato di volersi avvalere di collaborazioni esterne per assicurare prestazioni mediche per 1216 ore di Pronto Soccorso, 456 di Ginecologia, 152 di nefrologia e dialisi e 252 più 720 di sala operatoria. Incarichi che l’azienda ha già affidato”.

“Chiediamo quindi di sapere- incalzano i consiglieri forzisti- quali siano stati i requisiti di straordinarietà che l’Asl ha inteso riconoscere tanto da affidare a soggetti esterni incarichi fino ad oggi correttamente garantiti dalle risorse interne e con quali procedure di evidenza pubblica siano stati individuati; con quali modalità e quali risorse viene oggi garantita la rete cardiologica nella ASL di Lecce e se la Direzione Aziendale ha provveduto – e per tempo- ad allertare le Unità di Terapia Intensiva Cardiologica, di Emodinamica, di Pronto Soccorso, di medicina territoriale delle mutate procedure. Contestualmente si chiede di conoscere l’ammontare della spesa per la cosiddetta “postazione Spoke” non prevista nei piani regionali per il SEUS 118 e funzionale ad assicurare, con solo infermiere 118, i trasporti interospedalieri dei pazienti infartuati sottoposti a rivascolarizzazione coronarica da Hub a Spoke (prassi peraltro discutibile sul piano scientifico e medico-legale); se risponde al vero l’affermazione dei Sindacati di categoria che lamentano l’attivazione da parte della ASL Lecce dei Punti di Primo Intervento di Campi Salentina, Nardò, Poggiardo, non previsti dalla DGR n° 2488/2009 e impropriamente attribuiti al SEUS 118 senza dotazione di risorse e pianta organica così da determinare l’asserito <stato di emergenza> determinante la rottura unilaterale del contratto integrativo e la necessità di richiedere personale sanitario esterno”.

“Si chiede altresì- concludono- se il personale medico idoneo al servizio sui mobili del SEUS 118 sia destinato tutto ai compiti propri dell’incarico o piuttosto ricollocato in servizi diversi, rendendo viepiù evidente lo stato di necessità; se la ASL Lecce abbia ottemperato all’obbligo disposto dall’art. 96 c3 dell’ACN vigente, provvedendo a determinare il suo fabbisogno di medici di emergenza sanitaria, predisponendo per tempo le graduatorie e gli incarichi necessari”