Wojtek Pankiewicz racconta il suo incontro, nel 1980, con Karol il Grande e, nel 2011, con mons. Stanislao Dziwsz

Wojtek Pankiewicz con Karol Wojtyla  PankiewiczCronaca/Lecce/di Wojtek Pankievicz

Fu per me davvero emozionante incontrare Karol il Grande (col cui nome, in Suo onore, ho chiamato uno dei miei tre figli ) nel 1980, a due anni dalla Sua elezione, e parlare con Lui, fissandoci negli occhi, mentre con la Sua mano sinistra teneva la mia mano destra.

Cosa mi disse ? I temi da Lui preferiti erano sempre quelli del discorso inaugurale del Suo pontificato : “Non abbiate paura ! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo ! “. Noi abbiamo la cattiva abitudine di fermarci all’incipit dei discorsi. Dovremmo, invece, ricordare che Giovanni Paolo II continuò affermando : “Aprite i confini degli Stati, dei sistemi economici come di quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà e di sviluppo. Non abbiate paura ! Cristo sa cosa è dentro l’uomo”. Ecco cosa mi disse. Ed è tutto quanto mai di attualità, oggi che lo spread conta di più della dignità della persona umana.

Il 16 novembre 2011, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università del Salento, il Consiglio di Facoltà di Lingue e Letterature Straniere conferì al Cardinale Stanislao Dziwisz la laurea honoris causa . Dietro tale prestigioso riconoscimento ci sono i valori che Dziwisz rappresentava. Infatti, iniziando la sua indimenticabile lectio magistralis, l’Arcivescovo di Cracovia disse : Da oggi faccio parte della vostra comunità accademica. Sono convinto che ci uniscono quegli stessi ideali di servizio dell’uomo dei quali è vissuto Giovanni Paolo II”.

Al termine della cerimonia, in qualità di presidente provinciale dell’Associazione Famiglie dei Combattenti Polacchi in Italia, consegnai una targa-ricordo a Mons. Stanislao. Su di essa feci scrivere : “ Per quarant’anni segretario fedele di Karol Wojtyla, custode di memoria feconda per la Polonia e per il mondo”.

 

Wojtek Pankiewicz