La replica all’assessore Mauro: “Provvederemo al più presto ad inviare alle autorità competenti nelle sedi opportune le sue “leggere”  dichiarazioni” .

Peppino-SpotiCronaca/ di Giuseppe Spoti
Galatina – Le interrogazioni poste al Sindaco nell’ultimo consiglio comunale miravano ad evidenziare le ragioni che hanno determinato la pericolosità di alcuni provvedimenti posti in essere dalla maggioranza e le risposte che abbiamo ricevuto hanno confermato che tali ragioni non hanno nulla a che vedere con l’interesse della Città, ma con quello di chissà chi o che cosa.

Questo si evince dalla superficialità e dalla gravità delle dichiarazioni dell’impalpabile Assessore Nico Mauro in consiglio comunale, che all’interrogazione posta per capire chi fosse il responsabile e quali provvedimenti sarebbero stati intrapresi  per l’errata emissione di quasi un centinaio di verbali illegittimi all’interno della ZTL del centro storico, che porteranno ad un danno per le casse comunali di oltre 1.300 euro, ha risposto che si è trattato solo di un errore commesso dagli uffici e che tra i dipendenti comunali non verrà intrapreso alcun provvedimento, scaricando tutto ancora una volta sui cittadini che dovranno pagare per errori imputabili ad altrettanta approssimazione e superficialità.
Una dichiarazione gravissima che non soltanto palesa l’incapacità e l’impreparazione di questa Giunta, ma soprattutto crea un pericolosissimo precedente volto a scaricare sulle spalle dei cittadini gli errori e l’incompetenza di qualche dipendente, che per chissà quale oscura ragione va protetto a tutti i costi determinando, tra le altre cose, un ulteriore danno erariale.
Stia tranquillo però l’Assessore Mauro perché provvederemo al più presto ad inviare alle autorità competenti nelle sedi opportune le sue “leggere”  dichiarazioni , lasciando a loro il giudizio sul merito di quanto posto in essere dall’Amministrazione in questa vicenda.
Ancora più vergognosa è stata la risposta ricevuta sempre da Mauro all’interrogazione sul perché l’amministrazione ha rifiutato la proposta della società PUBBLIVELA SRL, che ha protocollato al comune la richiesta in cui la società “si impegna a porre in essere a proprie spese tutte quelle iniziative concrete volte a rendere agibili e perfettamente funzionanti i padiglioni necessari manlevando l’Ente da ogni e qualsiasi responsabilità nei confronti di terzi”, al fine di organizzare la nota manifestazione Promessi Sposi.
Tale manifestazione da quasi 25 anni attira a Galatina pubblico e ricchezza, della quale avrebbero beneficiato anche i commercianti del posto, grazie a PUBBLIVELA che ne cura l’organizzazione.
La stessa società qualche mese prima aveva protocollato al comune un’altra lettera, in cui evidenziava come nei padiglioni della Fiera risultavano totalmente mancanti o gravemente danneggiati, beni strumentali come “quadri elettrici degli interni dei padiglioni Rosso e Blu incluse le apparecchiature elettriche;  blindo di illuminazione delle plafoniere dei neon, comprese le plafoniere dell’ingresso scorrevole del padiglione Blu; quadro elettrico di comando dei percorsi e dell’illuminazione sterna del Padiglione Giallo; quadro di comando elettrico degli uffici del piano terra; quadro di comando elettrico del bar; quadro di comando elettrico generale tra gli uffici ed il bar; quadro elettrico del pozzo artesiano; centrali di rifasa mento tra i pozzetti elettrici esterni; vaso pressurizzato per l’impianto idrico; saracinesche di chiusura degli impianti; numerosi altri danni e sottrazioni di parti di impianto.”.
Considerando che la risposta degli uffici, affidata alle parole del Dirigente Antonio Orefice, è stata che la richiesta di utilizzo dei padiglioni della Fiera non poteva essere accolta in quanto “attualmente l’intera struttura Quartiere Fieristico è inagibile e totalmente inutilizzabile, con la conseguenza che, per la sua concreta fruibilità, sarebbe necessaria una radicale opera di adeguamento strutturale e funzionale”, ci chiediamo allora per quale oscura ragione o per la tutela di chi o di cosa la maggioranza abbia rifiutato una gratuita e vantaggiosa proposta di messa a norma dei padiglioni, che ne avrebbe garantito l’utilizzo per eventi noti e di rilievo, decretando di fatto l’assassinio della Fiera.
Che le belle parole della campagna elettorale, comprese quella sulla Fiera, fossero solo la maschera di qualche ipocrita ce n’eravamo già accordi. Ma uccidere in questo modo l’economia e l’interesse della città è davvero troppo.  Si sta veramente andando oltre.