Ricoverata all’ospedale Panico di Tricase e sottoposta ad una risonanza magnetica i medici hanno subito capito che si trattava di un’infezione rarissima. Le successive accuratissime analisi hanno cercato di poter capire se ci si trovasse davanti ad un caso sopetto di “mucca pazza”. Da qui la necessità di seguire ciò che prevede il protocollo imposto dal Ministero per la Salute dal 2001 che ha consegnato una prima conferma: sospetto mucca pazza. Poi l’invio delle analisi al centro specializzato di Bologna dove pervengono quelle da tutte Italia per ottenere un responso certo che arriverà solo nei prossimi giorni. Trattasi di una donna di 80 anni ricoverata la scorsa settimana nel nosocomio tricasino in preda a sintomi di difficile identificazione e che solo dopo la risonanza magnetica si è potuto capire che si trattava di un morbo rarissimo, una mutazione genetica che riguarda un caso ogni milione di persone. Ma come mai, nel Salento, abbia già colpito tre persone in meno di cinque mesi è ancora tutto da capire. I due precedenti sono avvenuti a febbraio ed a marzo a Brindisi e Casarano. Trattasi del rarissimo morbo di Kreutz Jacob, facente parte della famiglia di quello più comunemente definito “della mucca pazza”. La differenza sostanziale, in questo caso, è che non sarebbe di origine virale e quindi non sarebbe né infettivo, né epidemico. Ma la natura parrebbe essere la mutazione di un gene della donna.