Le Associazioni: DNA DONNA, UDI MACARE SALENTO, INTERVALLA INSANIAE, GALATINA 2000, GALATINA LETTERATA, GALATINA ARTE STORIA CULTURA, hanno firmato una richiesta per la rimozione del manifesto pubblicitario sito tra C.so Luce e Via Luce, poichè  ritenuto offensivo per la dignità umana. Questa la missiva indirizzata al Sindaco di Galatina Cosimo Montagna.

Gent.mo Signor Sindaco

In questi giorni a Galatina, all’angolo fra Corso Porta Luce e Via Luce, è ricomparso un cartellone raffigurante 12 donne in perizoma, con  tacchi a spillo, inquadrate di spalle, con la scritta “Il miglior modo per farsi conoscere. Le migliori offerte dell’estate”. Contiene immagini che, purtroppo, inevitabilmente passano sotto gli occhi di tutti: qualunque automobilista non può infatti non notarlo, bambini e bambine passeggeri compresi.  Questo modo di fare marketing che usa l’immagine femminile come oggetto sessuale e che svilisce, mortifica ed offende le stesse donne, è stato più volte denunciato.

CONSIDERATO CHE:

  • in data 3 settembre 2008 è stata approvata dal Parlamento Europeo la Risoluzione n.2038 relativa all’impatto del Marketing e della pubblicità sulla parità tra uomini e donne – 2008/2038(INI), che indica come inammissibile il modello pubblicitario lesivo verso il genere femminile indicando agli Stati Membri di adeguare decretazioni e leggi in tal senso;
  • in data 1 luglio 2010 il Comune di Galatina ha aderito alla moratoria promossa dall’UDI (Unione Donne in Italia) “Immagini amiche”, per una città libera da immagini lesive della dignità della donna;
  • già in precedenza, e precisamente nel mese di maggio c.a., tale riprovevole situazione era stata segnalata allo I.A.P. (Istituto di autodisciplina della pubblicità) il quale, con una nota,  era intervenuto presso l’inserzionista, inviando anche copia al Comune di Galatina, in favore di una  rimozione dello stesso, considerandolo lesivo della dignità della donna,con particolare riferimento al disposto dell’art. 10 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale – di cui si allega copia. Successivamente, lo stesso I.A.P. riceveva una risposta informativa da parte del Comune, dove si specificava che  il Comando di Polizia Locale non aveva ritenuto che nel manifesto ci fossero riferimenti alla violenza sulle donne e al vilipendio delle stesse,

noi associazioni firmatarie ne denunciamo l’offesa per la dignità umana, il pudore e la pubblica decenza

CHIEDIAMO

che si proceda al ripristino della legalità, anche  ai sensi degli artt. 528 e 725 del Codice penale, nonché della legge n. 1591 del 12 dicembre 1960 avente ad oggetto “Disposizioni concernenti l’affissione e l’esposizione al pubblico di manifesti, immagini, oggetti contrari al pudore o alla decenza”,con l’immediata rimozione del manifesto, protestando formalmente nei confronti del gestore dell’affissione.

In attesa di una sua gradita risposta, porgiamo distinti saluti.

Galatina, 19.9.2013