Concorso per 2 mediatori familiari: l’unica cosa chiara è stata la sentenza che ha condannato l’ASP Isituto Immacolata. 

Med.Cronaca/ di p.z.

Galatina – Rieccoci a parlare delle zone d’ombre nelle quali spesso si immerge l’Asp  Istituto Immacolata per rendere poco chiari e trasparenti alcuni aspetti della sua attività. Nel precedente articolo abbiamo parlato dell’ oscurantismo che regna sull’informazione e dello stato di abbandono in cui versa il sito online dell’istituto.

L’informazione e la trasparenza da quelle parti sono parole insignificanti. Non si sa bene se trattasi di una precisa scelta politica oppure  incuria, cattiva volontà mirata. Se qualcuno volesse ad esempio attingere notizie ed informazioni sul concorso e sull’intera vicenda riguardante l’assunzione di due mediatori familiari riuscirebbe a ricavare molto poco.

Le uniche cose che per conoscenza si ottengono dall’albo online è il calendario di esame. Lo scritto e la prova tecnica previsti per il 10 dicembre 2014 e la prova orale il 12 dicembre. Poi un altro avviso che avverte che la prova orale è spostata a data da destinarsi: perché? Boh!. Poi ancora un altro avviso che avverte che la prova orale avverrà il 23 dicembre. Poi un altro ancora che avvisa che è stata nuovamente spostata al 30 dicembre. Perché? Boh!. Infine la proclamazione degli eletti.

Nulla è dato di sapere di tutto ciò che è successo successivamente a quella data, eppure trattasi di atti pubblici, di sentenze giudiziarie per meglio dire. L’8 gennaio, come detto,  viene pubblicata la graduatoria finale del concorso. Prima classificata la dott.ssa Carichino Donatella, seconda la dott.ssa Guglielmo Assunta Maria e terza la dott.ssa De Matteis  Graziana.

Contro la decisione della Commissione Esaminatrice ( di cui sempre in ossequio a quella famosa non trasparenza non è dato di conoscere i componenti) viene fatto un ricorso da parte della terza classificata. In sintesi la motivazione alla base del ricorso sarebbe che la prima classificata non avrebbe avuto i requisiti per partecipare a detto concorso.

Con sentenza n. 2844/2015 il Consiglio di Stato riconoscendo fondate le motivazioni ha accolto il ricorso disponendo  l’annullamento della graduatoria e del contratto di lavoro stipulato dall’ASP Istituto Immacolata con la dott.ssa Carichino.

Dalle parti di via Scalfo si temporeggia, si tentenna, si prende inspiegabilmente tempo, finché l’avv. Pietro Quinto in nome e per conto della sua assistita dott.ssa De Matteis , il 29 giugno diffida ufficialmente l’ASP a dar seguito a quanto disposto con la sentenza del tribunale amministrativo.

La risposta dell’Asp è alquanto strana. Con lettera indirizzata all’avv- Pietro Quinto, alla dott.ssa De Matteis ed all’Ambito Territoriale di Galatina afferma che il 23 giugno con delibera del Consiglio di Amministrazione (di essa nessuna traccia nell’Albo) ha preso atto della Sentenza ed ha stabilito di annullare la graduatoria finale del concorso per mediatore familiare, di dichiarare l’invalidità del contratto con la dott.ssa carichino e darne comunicazione alla stessa e di riconvocare la Commissione Esaminatrice affinchè riesamini la posizione degli altri candidati e adotti gli atti conseguenti.

Dicevamo alquanto strana perché non si riesce a capire bene cosa la Commissione Esaminatrice avrebbe dovuto riesaminare, anche perché se oltretutto riesaminasse come ha fatto in fase di selezione ci sarebbe da stare proprio freschi. Si dimentica insomma che il riesame lo ha già fatto il giudice con la sua sentenza che deve essere eseguita e basta.

Si legge, inoltre, sempre nella medesima lettera che il contratto con la dott.ssa Carichino è stato risolto in data 30 giugno, il documento con la nuova graduatoria è datato 2 luglio ma bisogna attendere il 14 di luglio perchè venga  pubblicato.

In questo lasso di tempo si verifica un altro evento contradittorio che contribuisce ancor di più a non fa capire bene a quale gioco si stia giocando e perché o per cosa.  L’8 luglio L’Ambito Territoriale Sociale di Galatina organizza un Convegno a cui partecipa anche l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Galatina nonché Presidente delegato dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina Daniela Vantaggiato. Non era stata informata della lettera inviata dall’ASP all’Ambito? Forse. Di sicuro non si può certamente pensare che non ne fosse a conoscenza il Presidente dell’ASP dott. Palumbo che è anche componente del Coordinamento Istituzionale dell’Ambito Territoriale Sociale. Argomento del Convegno è “ Il servizio di mediazione familiare nell’Ambito Territoriale di Galatina”. Tra i vari interventi vi è anche quello della dott.ssa Donatella Carichino che nella locandina (vedi in alto a sinistra) viene presentata come “avv. Mediatrice familiare dell’ufficio di Mediazione familiare Ambito di Galatina”. Che ne pensate di tutto ciò?

Inoltre pur non risultando in nessun angolo dell’Albo online nè la decisione nè l’assegnazione di incarico legale, l’ASP si è costituita in giudizio nel ricorso in oggetto. Non si capisce cosa o chi dovesse difendere. Sarebbe invece interessante sapere se sia stata la Commissione o la Presidenza a fare la valutazione dei titoli per l’ammissione dei candidati al concorso perchè ora che il giudice ha sentenziato l’errore commesso sapremmo anche chi dovrebbe pagarne economicamente le conseguenze invece di scaricarle come al solito su Pantalone.

Sarebbe il caso che la politica cominciasse a seguire con maggior attenzione l’operato e l’attività dell’ASP e dell’ATS e se, per ovvi motivi, non intendono farlo i partiti di maggioranza che siano almeno quelli di opposizione a ficcarci il naso e controllare. Oltretutto mi piace ricordare ai consiglieri di opposizione Coluccia e Villani dell’UDC, che proprio nel loro partito milita l’assessore regionale al Welfare Salvatore Negro.